La "sentenza"
La Corte dei Conti: "La Tasi è una patrimoniale"
Chi l'ha detto che la patrimoniale, in Italia, non c'è? E' di tutt'altro parere la Corte dei Conti, che si è espressa nel corso di un'audizione alle commissioni riunite Bilancio e Finanza della Camera con il presidente della sezione autonomie, Mario Falcucci. Il tema è quello della Tasi, la tassa sulla casa recentemente "cristallizzata" dal governo Renzi, che ne ha sancito in maniera definitiva l'innalzamento delle aliquote già prospettato dal precedente governo Letta. "La Tasi - spiega la Corte dei Conti - continua a configurarsi prevalentemente come tassa patrimoniale". Nelle intenzioni, ha spiegato Falcucci, l'imposta "doveva essere una service tax che, come accade in altri paesi europei, incide sugli occupanti, e quindi anche sugli inquilini, di immobili a uso abitativo sulla base di un parametro di massima dei benefici derivanti dai servizi comunali, qual è la superficie dell'abitazione tenendo conto dell'ampiezza e della composizione della famiglia occupante". Eppure, sottolinea Falcucci, "la Tasi è qualcosa di diverso: la base imponibile è il valore catastale dell'immobile e il contribuente è di fatto quasi solo il proprietario". Insomma, la patrimoniale c'è già.