La minaccia
M5S, la senatrice ribelle Simeoni a Casaleggio: "Rispondimi o vengo a Milano in tenda"
Linee guida urgenti per evitare il caos nei meetup; trasparenza nella comunicazione tra lo staff, il capogruppo e l'assemblea dei senatori; chiarezza su chi, cosa e come scrive i post sul blog; certezza nei criteri di candidatura alle elezioni europee e nei risultati delle votazioni online. Questa la lunga serie di richieste che Ivana Simeoni, senatrice del Movimento 5 Stelle, tramite una missiva resa pubblica dall'Huffington, ha sottoposto ai colleghi del movimento qualche tempo fa. Il documento, che ad oggi non ha mai ricevuto risposta dai vertici, riportava una sorta di minaccia a Gianroberto Casaleggio in caso di mancata messa all'ordine del giorno. La missiva - Scriveva infatti la Simeoni: "Cari colleghi, vi comunico che ho intenzione di presentare i seguenti questi a Casaleggio quando verrà e gradirei discutere e votarli con voi in assemblea, perciò chiedo che vengano messi all'ordine del giorno". Poi dopo l'esposizione dei cinque punti, la frecciata al guru dei 5 Stelle: "Vi comunico che se l'assemblea non discuterà e voterà su questi punti in un regolare Ordine del giorno sarà mia premura andare direttamente da Casaleggio a porli io stessa. E se lui non dovesse ricevermi sarà mia premura andare alla Casaleggio associati di Milano a porre i quesiti (con tenda al seguito)". Nonostante il malcontento cinque stelle è all'ordine el giorno e nonostante le espulsioni, le dimissioni e le divergenze di vedute che ogni giorno circolano tra i banchi di Palazzo Madama, la risposta dell'ideologo di Beppe Grillo ancora non è pervenuta e le domande rimaste inevase.