Odio sul web

Laura Boldrini, il dramma della sorella morta e le bufale: "Sciacalli, vergognatevi"

Alessandra Menzani

Prosegue la battaglia del presidente della Camera, Laura Boldrini, alle fake news, le notizie false lanciate sui social e poi riprese dai siti come se fossero vere. Sul profilo Facebook, la Boldrini stavolta smentisce una notizia falsa che riguarda sua sorella.  Lo scorso luglio, il sito La Nozione - ovviamente fasullo - ha pubblicato la foto di un'attrice americana, Krysten Ritter, star di Breaking Bad e Jessica Jones, spacciandola per la sorella di Boldrini e sostenendo che gestisce cooperative di assistenza ai migranti. Su un altro sito web farlocco, Avanguartia Nera, alla sorella della presidente è attribuita una (baby) pensione ottenuta a 35 anni. "Lo voglio dire a ridosso delle feste di Pasqua - scrive la presidente della Camera su Facebook - proprio nel momento in cui molti si riuniscono in famiglia e con le persone care. La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti. Restaurava e dipingeva affreschi. Peraltro, non si chiamava nemmeno Luciana, ma Lucia. Lo voglio dire a tutti quelli che hanno condiviso sulle loro bacheche e sui loro profili queste e altre menzogne su di lei. E soprattutto a chi ha creato queste false notizie, personaggi senza scrupoli, sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti". Non è la prima volta che la Boldrini si batte contro chi, dietro profili anonimi o falsi, diffonde finte notizie e odio in rete. A novembre la terza carica dello Stato aveva diffuso i nomi di chi la offende e addirittura ha scritto al creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, perché istituisca un ufficio in Italia per bloccare contenuti offensivi. Nel 2014 ha istituito la "Commissione di studio per l'elaborazione di principi in tema di diritti e doveri relativi a Internet" che ha prodotto la Carta dei diritti e dei doveri in internet, presentata nel luglio del 2015 e oggetto di una mozione approvata in Aula nel novembre dello stesso anno.