Oltraggio

Napoli, i selfie dei dottori in sala operatoria: l'addome aperto in due finisce sul web

Federica Scano

La mania del selfie invade anche gli ospedali. Sanguinanti, sorridenti, con le mascherine colorate e intenti a operare i poveri pazienti sedati e ignari di tutto. Scatti privati e raccapriccianti che poi finiscono sulla rete, postati da incoscienti dottori in cerca di "diverimento social". Fotografie che diventano pubbliche, anche se pubbliche non sarebbero mai dovute diventare.  L'ultimo caso a Napoli, dove una équipe medica tutta al femminile ha pensato bene di pubblicare una foto mentre era in corso l’intervento mostrando l’incisione sull'addome insanguinato di un paziente. Il tutto per mostrare al popolo social le mascherine e le cuffiette sterili con i cuoricini. Stessa cosa accade a Salerno dove sempre altre due dottoresse hanno postato una foto con un paziente intubato, per giunta parzialmente riconoscibile. E ancora, in provincia di Avellino invece sono i colleghi maschi a scatenarsi pubblicando scatti dalla sala operatoria con tanto di tuta anti contaminazione. Immagini in cui in primo piano si vedono i medici che fanno "ok" col pollice all'insù e, sullo sfondo, la gamba di un infermo.