Mattatore

Vittorio Sgarbi a tavola con Berlusconi e Salvini, la battuta sulle donne che ha imbarazzato la Meloni

Giulio Bucchi

Imprevisti che succedono quando al tuo tavolo c'è anche Vittorio Sgarbi. Il retroscena sulla cena siciliana di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, passata alla piccola storia politica come quella del "patto dell'arancino" riserva piccanti dettagli. Alla trattoria Cavaliere, accanto ai tre leader del centrodestra, al candidato governatore Musumeci, all'ospite "scomodo" Miccichè ha fatto un salto anche il vulcanico Sgarbi. Chi c'era lo ha definito "il mattatore" di quel clima conviviale, a suon di battute sulle "bellezze siciliane", scrive il Corriere della Sera: "Berlusconi gradisce il tema anche perché, alla cena, la sua fidanzata Francesca Pascale, non c'è". Poi, sottolinea malizioso il Corsera, "Sgarbi mette il turbo suscitando qualche imbarazzo alla Meloni e anche a Matteo Salvini". "Caspita - ha ammesso il leghista -, ha impressionato anche me che sono il più peccatore dei peccatori". A mezzanotte Sgarbi ha salutato tutti e se n'è andato. Dove? "Aveva un appuntamento dei suoi".