Paura eh?
Berlusconi da Costanzo, la paginata di Repubblica per sfottere il Cav
A volte ritornano, soprattutto quando torna la paura. Filippo Ceccarelli è stata una delle firme di punta di un'epoca indimenticabile (soprattutto nel male) di Repubblica, quella dell'anti-berlusconismo militante e dilagante. Lui e D'Avanzo in prima linea nell'affondare il colpo contro il Grande Nemico, tra un'inchiesta giudiziaria, un retroscena pecoreccio, un ritratto al veleno. I gloriosi anni Duemila sono finiti da un pezzo e a Repubblica hanno faticato a ritrovare il bandolo della matassa. Attaccare Grillo, Renzi o Salvini non può dare la stessa soddisfazione giacobina. Ma per fortuna che Silvio c'è, come diceva la canzoncina. Giovedì sera il leader di Forza Italia, nuovamente in odore di impresa almeno stando ai sondaggi, è stato protagonista dell'intervista evento di Maurizio Costanzo in prima serata su Canale 5. Un faccia a faccia per metà nostalgico e per metà no, perché potrebbe aver rappresentato l'inizio dell'ennesima campagna elettorale di Berlusconi. A Repubblica lo sanno e per disinnescare il pericolo di un nuovo "miracolo berlusconiano" sono partiti in anticipo e hanno imbastito una bella paginata revival, con toni ora strafottenti ora minimizzanti. E così Berlusconi-Costanzo, secondo Ceccarelli, è "un teatrino" che gira intorno a "Mamma Rosa e i nipotini". Si sottolinea la colonna sonora dei "due mostri sacri" in cui spiccavano Celentano ed Edith Piaf, un momento televisivo dove non c'è spazio per la politica, "con i 5 Stelle che prendono il posto dei comunisti". "Sul palcoscenico del teatro Parioli spirava un soffio di stanchezza mentale, un alito di sfinimento civile, un'arietta che definire di deja-vu sembra molto al di sotto del livello di guardia", è la guduriosa conclusione di Ceccarelli. "Era insieme un buffo e desolante spettacolo, commedia e lacrimuccia". Ma sta parlando di Berlusconi o dei suoi irriducibili avversari?