Senza precedenti

Ungheria, il governo tappezza il Paese con manifesti contro George Soros: "Ebreo, ricco, cattivo. Non riderai per ultimo"

Andrea Tempestini

George Soros, il miliardario americano di origini ebree ungherese, è nel mirino di molti. Di chi sostiene che finanzi l'invasione degli immigrati, di chi combatte le speculazioni finanziarie e, in definitiva, anche del suo Paese d'origine: l'Ungheria governata dal pugno di ferro di Viktor Orban. E proprio in Ungheria, come riporta Repubblica, per le strade sono apparsi manifesti durissimi contro il finanziere, definito "colpevole di tutto", "speculatore cosmopolita". Questo il messaggio delle migliaia di manifesti appesi in ogni strada e in ogni città: si tratta dell'ultima spietata campagna di comunicazione lanciata dal partito di maggioranza di Orban, eletto nel 2010 e nel 2014. Un'iniziativa che ha scatenato le proteste nelle comunità ebraiche. Nei manifesti, inoltre, si fa leva su fatto che sia "ebreo, cattivo e ricco". La reazione del diretto interessato è stata durissima: "Sono turbato dall'uso di immagini antisemite dell'attuale regime ungherese nel quadro della sua campagna deliberata di disinformazione - afferma -. Allo stesso tempo mi rincuora il fatto che insieme a moltissimi concittadini la leadership della comunità ebraica ungherese si sia dichiarata contro la campagna". Dunque il commento di Michael Vachon, portavoce di Soros: "Vi scrivo per informarvi in merito alle vicende profondamente inquietanti che si stanno susseguendo nel cuore della Ue, in Ungheria, la settima scorsa il governo guidato dalla Fidesz (il partito del premier Orbán, ndr) ha lanciato una campagna pubblicitaria a livello nazionale su televisione e manifesti che ricorda i periodi più bui dell' Europa". Ma tant'è, la spietata campagna orchestrata da Orban continua. Ed ecco sui cartelli la sua faccia accompagnata dallo slogan: "Non permettiamo a Soros di ridere per ultimo". E ancora, migliaia di manifesti sono stati affissi sui pavimenti di metropolitane e tram di Budapest, in modo che la gente, camminando, calpesti il volto di Soros. La Fidesz, il partito di Soros, comunque respinge le accuse di antisemitismo e spiega che l'obiettivo del governo è fermare "la campagna a favore dei migranti di Soros, che sta promuovendo l'arrivo di un milione di immigrati illegali in Europa".