Anche per Maria Sandra ci vorrebbe un appello in tv
Rossella Urru è libera. O forse no. L'entusiasmo iniziale è stato gelato dalla Farnesina: non ci sono ancora conferme ufficiali. Era stata rapita a ottobre nel sud dell'Algeria e ora, forse complice uno scambio con un paio di guerriglieri, sarebbe in salvo. Il condizionale è d'obbligo, perché di Rossella Urru, cooperante sarda, nessuno in Italia ha potuto sentire la voce. Neppure i familiari, che continuano a sperare nella sua liberazione. Di Rossella parlano tutti, le sue foto sono ovunque. Quelle di Maria Sandra Mariani invece no. Sequestrata anche lei in una zona del sud dell'Algeria dove spadroneggiano bande armate che si fanno la guerra tra loro nel nome di Al Qaeda, Maria Sandra è nelle mani dei guerriglieri dal febbraio 2011, cioè da più di un anno. E finora non si sono mossi vip, star della televisione, poca mobilitazione on line. C'è troppo silenzio sulla storia di questa turista toscana di San Casciano, 53enne, amante dei viaggi in una terra difficile e però ormai da troppo tempo lontana da casa. Per la giovane coordinatrice del Cisp sono sono scesi in campo perfno Fiorello e Geppi Cucciari, quest'ultima con uno splendido appello dal palco di Sanremo che ha spazzato via in tre minuti ogni discussione su farfalline, spacchi e telepredicatori milionari. Ha aperto uno squarcio, la Cucciari, su una vicenda tragica quale è un rapimento di un'italiana in Algeria, utilizzando magistralmente la platea vastissima dell'evento televisivo per eccellenza. Risvegliando dal letargo milioni di telespettatori, ormai avvezzi a fiction e canzonette. Non si può certo affermare che grazie all'interessamento della comica sarda si sia giunti alla liberazione (forse in tempi brevi) della cooperante, ma il fatto ha contribuito a parlarne di più, ad accelerare le pressioni sul governo e sulle trattative in corso. Per Maria Sandra Mariani nessun artista suo conterraneo, finora, ha lanciato appelli in mondovisione. Ci sono manifesti che sventolano su qualche palazzo comunale, ma 13 mesi di silenzio cominciano ad essere troppi. Bisogna forse sollecitare ogni volta a fare presto per riportare a casa gli ostaggi? Allora forza: Geppi, Fiorello, dite qualcosa anche per Maria Sandra e per tutti gli ostaggi dimenticati nelle mani dei terroristi di Al Qaeda. Servirà.