Salvate il soldato Maran
La giunta Pisapia vara il primo venerdì a piedi della storia della Repubblica. Fino a sabato auto ferme e scuole chiuse per decreto per abbattere lo smog. Ora, facciamo finta di non sapere che sia scientificamente provato che questo tipo di provvedimento non serva assolutamente a nulla. Tralasciamo anche il fatto che i commercianti siano pronti a darsi fuoco davanti a Palazzo Marino come dei monaci tibetani pur di evitare lo stop e veder cancellati i loro già decurtati incassi natalizi. Facciamo addirittura finta di ignorare che questa trovata risponda solo a logiche politiche, perché all’avvocato Giuliano tocca allungare un obolo a tutti i comitati senza senso che lo hanno appoggiato in campagna elettorale. Dimentichiamo tutto, ma non il vero caso umano di Palazzo Marino. Lui si chiama Pier Maran, è il giovanissimo responsabile della mobilità della mobilità a Milano. E’ l’assessore più schiaffeggiato della storia di Palazzo Marino. E’ quello che aveva annunciato che per abbassare la temperatura in metropolitana d’estate bisognava abbassare i finestrini. Quello che era uscito tra le risate di tutti i sindaci lombardi riuniti in conclave quando aveva annunciato la sua decisione di far chiudere le porte dei negozi del centro come determinante misura anti smog. Quello che ha varato e rimangiato la chiusura del centro perché si è accorto all’ultimo che rischiava di far impazzire la rete Atm. In pratica, un dilettante. A pensarci bene, esiste un lato positivo in questa tragicommedia politica: a quanto pare, perfino Giuliano Pisapia si è accorto dell’ineluttabile certezza che Maran sia quantomeno di un incompetente. E ha trasmesso il suo pensiero in pubblico quando domenica, attraverso un sms inviato a tutti i suoi assessori, ha chiesto urbi et orbi se “qualcuno aveva idee per risolvere il problema dell’inquinamento”. Un po’ come se Massimiliano Allegri si presentasse negli spogliatoi all’intervallo del derby strillando: “Qualcuno ha qualche idea su come battere le punizioni? Sto Robinho qui mi sembra un catorcio”.