il censimento
Gli orsi grizzly in via di estinzione? Per gli Stati Uniti non è un problema
La “sostenibilita’” e’ concetto variabilissimo, nella realta’ globale. Prendiamo gli orsi. Sulle Alpi italiane si era arrivati a sfiorare l’estinzione totale negli anni 90, e la Fondazione UNA (uomo natura ambiente) ricorda che vennero istituiti piani di introduzione e di conservazione dell’orso bruno. Questi sforzi hanno portato (il dato e’ di fine 2018) al centinaio di esemplari che vivono distribuiti fra il Parco Naturale Adamello Brenta e le zone di confine internazionale del Friuli Venezia Giulia. Altri 30-50 orsi, appartenenti alla sottospecie marsicana, hanno il loro habitat nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’Italia ha 60,5 milioni di abitanti e una superficie di 301.338 KM quadrati. Facciamo un salto in America, specificamente nel New Jersey, che ha una superficie di 22.610 KM quadrati, e una popolazione di 8,9 milioni: il Garden State (Stato Giardino) e’ il 47esimo dei 50 Stati americani per estensione e l’11esimo per abitanti. Oggi, lo Stato di Bruce Springsteen, adiacente al New York State e separato solo dal fiume Hudson da Manhattan, e’ nelle pagine di cronaca del Wall Street Journal perche’ le autorita’ locali hanno annunciato l’apertura controversa di una settimana, e forse più’, di caccia all’orso bruno. Le agenzie governative per la tutela dell’ambiente sono allarmate dal numero degli avvistamenti segnalati negli ultimi anni, tra i 2800 del 2014 (quando uno studente della Rutgers University in gita in un parco fu ucciso) e i 2500 del 2016. Anche se nel 2018 sono arrivate solo 883 “segnalazioni”, le guardie forestali hanno deciso di aprire anche quest’anno il tradizionale periodo di caccia in dicembre, che e’ diventato la seconda stagione annua dopo i giorni di caccia consentiti in ottobre, che erano stati introdotti per la prima volta nel 2016 a causa dei crescenti avvistamenti, e che da allora sono stati sempre mantenuti. Quest’anno, nei sei giorni di ottobre, sono stati uccisi 265 esemplari, 40 in piu’ dei 225 uccisi nei 16 giorni dell’intero anno precedente. Nel 2017 gli orsi abbattuti erano stati circa 400. La tecnica di caccia permessa ad ottobre e’ piu’ “sportiva” in quanto si limita all’utilizzo dell’arco e delle armi (di tipo cosiddetto antico) ad avancarica. Nei sei giorni della caccia di dicembre della settimana prossima, invece, saranno permesse soltanto le normali armi da fuoco, e le autorita’ potranno allungare il periodo di altri quattro giorni, se non riterranno soddisfacente la mattanza. Il Dipartimento della Protezione Ambientale non ha rilasciato commenti al WSJ sulla sua decisione di riaprire la caccia, ma ha ribadito in una nota che la misura e’ necessaria per tenere sotto controllo la popolazione degli orsi bruni, che sono una obiettiva minaccia alla popolazione umana. Per gli ambientalisti, il fatto che le segnalazioni si siano ridotte l’anno scorso basterebbe invece a sopprimere i permessi di caccia. L’amministrazione in New Jersey e’ Democratica, e il governatore Phil Murphy aveva firmato nell’agosto del 2018 un ordine esecutivo che vietava la caccia all’orso sui terreni di proprieta’ statale - foreste, parchi e aree naturali protette - sostanzialmente riducendo di 167mila acri il territorio aperto ai cacciatori. La Alleanza Outdoor del New Jersey, associazione che comprende anche i cacciatori, sta facendo pressioni sull’amministrazione Murphy perche’ elimini il divieto sulle terre statali: temono che il bando per l’orso possa essere esteso ai cervi e ai fagiani. “E cio’ e’ di importanza critica per i nostri associati”, ha detto il portavoce della Alleanza Outdoor Cody McLaughlin. In generale, l’estinzione dell’orso bruno e’ un “non problema” negli Stati Uniti. La loro popolazione e’ stimata tra i 339mila e i 465mila esemplari, ma il dato esclude Alaska, Idaho, Sud Dakota, Texas e Wyoming, dove non si fanno censimenti. Gli orsi grizzly sono invece circa 55mila nel nord America, per lo piu’ in Alaska; 1500 vivono nel resto degli Stati Uniti. di Glauco Maggi