Usa-Corea del Nord

Donald Trump, così è riuscito a fermare la corsa all'armamento nucleare e balistico di Kim Jong Un

Glauco Maggi

Durante la presidenza di Obama, ci furono 4 tentativi falliti di lanci di missili, e una lunga serie di test e lanci di successo, da parte dei militari della Corea del Nord. Sotto Trump, l’aggressivita’ di Kim Jong Un marco’ un’accelerazione nel corso del 2017, il primo anno del Repubblicano al potere, per poi arrestarsi completamente nel 2018 e 2019, con un virtuale congelamento nella marcia all’armamento nucleare & balistico nordcoreano. E ora il dialogo, anzi, e’ ripartito. Forniamo qui di seguito un sommario delle attivita’ atomiche e missilistiche del regime stalinista della Corea del Nord, prima e dopo l’offensiva diplomatica di Donald Trump. La ricostruzione e’ indispensabile per chi voglia giudicare, senza pregiudizio e attenendosi ai fatti, il comportamento del presidente USA, rispetto al predecessore e soprattutto alla situazione concreta del tempo. Si ricordera’ il clima pre-guerra che angosciava il mondo nel corso del 2017, quando Kim Jong Un e Trump ingaggiarono uno spregiudicato duetto con offese reciproche che scandalizzarono i cultori del galateo nei rapporti tra statisti e che portarono ai tre storici testa a testa tra i due leader. L’ultimo, domenica scorsa lungo la striscia di confine nella zona demilitarizzata tra le due Coree, ha marcato un ennesimo record: la prima volta di un presidente americano in carica che e’ entrato in Corea del Nord, stato con cui gli USA sono formalmente ancora in guerra. L’approccio di Donald e’ irrituale, non solo verso la Corea del Nord. E’ studiato per dominare i media, un’arte che Trump pratica senza pari, avendone capito l’importanza ben prima di entrare in politica. L’uomo ha un piglio personalistico fino al paradosso, da egomaniaco che pensa di avere doti istrioniche nel costruire amicizie, o addirittura “amori” (“Mi sono innamorato di Kim”), con despoti e oppressori che la Storia ha gia’, definitivamente, iscritto nella colonna dei “cattivi”. Ovvio che le sue battute sono ironia: “Mi piace il presidente cinese Xi, siamo amici”, ha detto spesso. Ma e’ chiaro che sa che Xi e’ capo di un regime comunista che disprezza i diritti umani (nessuna liberta’ di voto e di opinione) e religiosi (repressione di milioni di islamici uiguri, di tibetani, di cristiani e di cattolici che devono subire i ‘vescovi’ nominati da Pechino). Ma per ottenere (forse) risultati strategicamente decisivi per gli USA (e l’Occidente), quali la protezione dei diritti di proprieta’ intellettuale e di scambi commerciali equi, Trump non ha esitato a usare l’arma dei dazi, la sola temuta dal capo di un’economia dipendente dall’export senza regole come quella cinese, sempre in bilico sul baratro di disordini sociali. E pare proprio che Xi abbia capito il linguaggio forte di Donald, al punto da aver favorito, si dice, la ripresa del dialogo per la denuclearizzazione in Corea avviata dalla stretta di mano tra i due leader in diretta Tv davanti al mondo. Xi, su Kim, ha un potere che si basa sull’interesse, oltre che sull’ideologia originaria comune. “Vedremo che cosa succedera’”, ama dire ai giornalisti che si guardano bene dal riconoscere mai alcun progresso pratico alle mosse del presidente. Si vedra’, appunto, con Xi e con Kim. E con l’Iran. Come si e’ visto con il Messico. Ma la posizione sfacciata e spaccona di Trump, allora, e’ irrealistica e naive? Oppure e’ quella di chi sa di avere in mano il jolly chiamato America, e pensa di giocarlo con arroganza e senza alcuna concessione per la correttezza politica, e per il rispetto delle forme vuote delle relazioni internazionali? Intanto, nella partita della Corea del Nord, Trump puo’ gia’ vantare un anno e mezzo, dalla fine del 2017 ad oggi, di “congelamento” delle attivita’ nucleari di Pyongyang. Chi sminuisce questo dato lo fa per non ammettere che Obama ha subito di tutto dal Nord Corea e non ha fatto nulla, nei suoi otto anni di governo. Ecco, per date, la marcia nucleare di Pyongyang, dal primo anno di Obama ad oggi.       *4 luglio 2009. Test missilistico nordcoreano *12 dicembre 2012. Lancio riuscito del satellite Unit 2 Kwangmyŏngsŏng-3 a bordo di un razzo a tre stadi. *18-20 maggio. Test missilistico. *Marzo 2014. Altri test missilistici nordcoreani tra cui Nodong. *9 maggio 2015. Lancio di un missile da un sottomarino. *7 febbraio 2016. Lancio riuscito del satellite Kwangmyŏngsŏng-4. *9 aprile 2016. Test del motore progettato per un missile balistico intercontinentale. *24 agosto 2016. La Corea del Nord dichiara di lanciare un missile Pukkuksong-1 in grado di colpire gli Stati Uniti. Il missile è un missile balistico lanciato da sottomarini. …….. Nel 2017, anno dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, Kim Jong Un prosegui’, intensificandolo, l’impegno del regime stalinista di Pyongyang nel campo nucleare e missilistico. *11 febbraio del 2017, missile Pukkuksong-2 sul Mar del Giappone, il primo lancio del nuovo missile balistico a medio raggio. *6 marzo 2017. Quattro missili balistici dal sito di Tongchang-ri nel nord-ovest. Alcuni volarono a 620 miglia (1.000 km) prima di cadere nel Mar del Giappone. *4 aprile 2017. Missile balistico a medio raggio dal porto orientale di Sinpo finito nel Mar del Giappone. *15 aprile 2017. Missile non identificato, a terra, dalla base navale di Sinpo, esploso immediatamente dopo il decollo. *28 aprile 2017. Altro missile non identificato dall'aerodromo di Pukchang. Ritenuto un missile balistico a medio raggio KN-17, vacillo’ e si spezzo’ pochi minuti dopo il decollo. *13 maggio 2017. Missile Hwasong-12 da un sito di test nell'area di Kusong. Il missile fu in seguito catalogato come missile balistico a portata intermedia, viaggio’ per 30 minuti, raggiunse oltre 2.111,5 km di altezza[38], volo’ per una distanza orizzontale di 789 km (489 miglia), e cadde alla fine nel mare del Giappone. Tale missile avrebbe una portata capace di raggiungere Guam, un Territorio USA, a 6.000 km. *21 maggio 2017. La Corea del Nord sparo’ un altro missile balistico medio raggio Pukkuksong-2 dall'aerodromo di Pukchang, che percorse circa 500 km (300 miglia) prima di precipitare nel Mar del Giappone. *29 maggio 2017. Missile balistico a corto raggio nel Mar del Giappone, che percorse 450 km. *8 giugno 2017. Diversi missili nel Mar del Giappone, ritenuti missili “anti-nave”. I militari sudcoreani dissero che i lanci mostravano "la precisa capacità di targeting" del regime nordcoreano. *23 giugno 2017. Test di un nuovo motore a razzo che potrebbe essere montato su un missile balistico intercontinentale. *4 luglio 2017. Primo missile balistico intercontinentale (ICBM) denominato Hwasong-14. Raggiunse i 2.500 km nello spazio e atterrò 37 minuti più tardi, a più di 930 km dal suo sito di lancio, nella zona di mare del Giappone. Con una traiettoria piu’ orizzontale, si calcola che avrebbe percorso anche piu’ di 8.000, raggiungendo l'Alaska, le Hawaii e forse Seattle. La sua portata operativa sarebbe anche più minacciosa, con un carico di 500 kg a destinazione nella maggior parte degli Stati Uniti (a 9.700 km di distanza dalla Corea del Nord). *28 luglio 2017. L’ennesimo test missilistico (il 14esimo) effettuato dalla Corea del Nord nel 2017 è stato un altro ICBM lanciato dalla provincia di Chagang, nel nord del paese. Los Angeles, Denver, Chicago, Boston e New York sono a portata di mano. *26 agosto 2017. Tre missili balistici a corto raggio dalla provincia di Kangwon il 26 agosto: due coprirono circa 250 chilometri in direzione nord-est e uno esplose immediatamente dopo il lancio . 29 agosto 2017. Lancio di un missile balistico sul Giappone settentrionale, a traiettoria bassa e corta che sembra suggerire il fallimento di un pesante veicolo. 15 settembre 2017. Missile balistico dall'aerodromo di Sunan che raggiunse 770 km di altezza e percorse una distanza di 3.700 km per 17 minuti su Hokkaido prima di cadere nel Pacifico. 28 novembre 2017. Altro razzo ICBM dalle vicinanze di Pyongsong: 50 minuti di volo e altezza toccata di 4.500 km, entrambe pietre miliari. Il missile ha volato per 1.000 km ad est nel Mar del Giappone. La Corea del Nord lo ha definito un missile Hwasong-15, con un potenziale di volo di 13.000 km, in grado di raggiungere Washington e il resto degli Stati Uniti. 3 gennaio 2018. “Attento Rocket Man, io ho il bottone nucleare piu’ grosso del tuo, e funziona”. Con il tweet tra i piu’ riusciti di Trump, e’ iniziato il nuovo capitolo del braccio di ferro USA-Corea del Nord. Kim congela i test, vede e rivede Trump, chiede lo stop alle sanzioni economiche. Ci sara’ lo smantellamento dell’arsenale nucleare di Pyonyang, obiettivo ultimo? O il congelamento, che sarebbe progresso vero comunque? Il lieto fine e’ tutto da scrivere. L’unica certezza e’ che i liberal fanno gli scongiuri perche’ Trump non ottenga nulla di nulla con la sua diplomazia volgare. Glauco Maggi