Il sacrificio degli americani

Memorial day, a New York apre il Museo della Statua della libertà

Glauco Maggi

Quest’anno, per la celebrazione del Memorial Day, il giorno del ricordo del sacrificio degli americani in guerra che e’ anche, tradizionalmente, l’avvio della stagione estiva, i turisti domestici e quelli internazionali hanno avuto una meta in piu’, l’omaggio ad una nuova istituzione che ha arricchito la Statua della Liberta’. Da una settimana, alle spalle della Lady con la Fiaccola piu’ famosa al mondo e’ stato infatti aperto il Museo della Statua della Liberta’, eretto alle sue spalle. E il pezzo piu’ pregiato in esposizione e’ proprio la Fiaccola originale, una storia da raccontare.  La Fiaccola era stata tolta dalla sua sede iniziale durante i lavori di restauro dell’opera nel 1984, e poi conservata all’interno della base del piedestallo, dove era vista solo dal numero chiuso di coloro che avevano prenotato in anticipo il biglietto di ingresso alla Statua stessa. Ma costoro erano una minoranza dei milioni di turisti che prendono il traghetto per le due isolette di Ellis Island, per decenni il porto di controllo della identita’ (e dello stato di salute) degli immigrati, e di Liberty Island, tra il New Jersey e New York. Il Museo esterno, ora, moltiplichera’ il pubblico. La rimozione della Fiaccola originale era diventata una misura obbligata, per la sua fragilita’ crescente. Dal 1886 il monumento, regalo dei Francesi agli Stati Uniti ed opera dello scultore Frederic-Auguste Bartholdi, testimonia dell’apertura dell’America alle genti in cerca di un futuro migliore all’entrata nella baia di New York. Ma avendo avuto a un certo punto l’idea di illuminarla dall’interno, i responsabili del monumento avevano trasformato la Fiaccola, che all’inizio era un unico corpo solido, in una grata di strisce di metallo e vetro, svuotata per ospitare la fonte di luce. L’avevano resa bellissima, cosi’ illuminata, ma a rischio praticamente certo di essere distrutta in qualche anno per le ingiurie del tempo. Oggi quindi, paradossalmente, chi ammira la Statua da sotto andando sull’isola Liberty, o da lontano sul traghetto tra Manhattan e Staten Island, non vede lassu’ la Fiaccola Doc, quella della solenne inaugurazione del 28 ottobre di 133 anni fa in una pioggia di fuochi d’artificio, ma una copia successiva, moderna e sicura, ma pur sempre una replica. Per godere dello spettacolo dell’originale, grazie alla creazione del Museo finanziato con soli fondi privati (da Diane Von Fuerstenberg a Mike Bloomberg, dalla famiglia Ferragamo a Jeff Bezos, dalla Apple e da tanti altri filantropi da 2 milioni a botta) e disegnato da Edwin Schlossberg di ESI Disegn, basta fare due passi dietro alla Statua, ed entrare nel Museo. Si ammira da vicino, quasi toccandola, la Fiaccola vera che brillera’ eterna. E attraverso le vetrate che la proteggono, il visitatore puo’ ammirare sullo sfondo anche l’intera Statua, vista da dietro. di Glauco Maggi Notizia di servizio: Il Museo della Statua della Liberta’ e’ gratis per chi ha un biglietto del ferry che parte da Bowling Green, Manhattan, e arriva alla Liberty Island (costa 18,5 dollari per gli adulti e 9 dollari per i bambini dai 4 ai 12 anni). Per i dettagli della prenotazione visitare LibertyEllisFoundation.org .