Effetto-regime
Il Venezuela di Madurosupera la CinaPrimo per richieste di asilo negli Usa
Sorpasso nella speciale “olimpiade” degli esuli dai regimi comunisti verso la liberta’ e la speranza di una vita decente, cioe’ verso gli Stati Uniti. La Cina rossa non e’ piu’ al primo posto, superata dal Venezuela di Nicolas Maduro, che ha ereditato e “perfezionato” il regime chavista tanto caro ai Sean Penn e ai Michael Moore della intellighenzia al cachemire e anti Trump. I dati ufficiali dell’agenzia USA dell’immigrazione ( US Citizenship and Immigration Services) riportano che i venezuelani che hanno presentato richiesta di asilo l’anno scorso sono stati 18.155, un incremento del 150% rispetto al 2015, e sei volte tanto il livello del 2014. La Cina, con 17.745 richieste di asilo, e’ cosi’ slittata al secondo posto. Il Venezuela era entrato nel 2014 nella Hit Parade delle 10 nazioni i cui cittadini cercano asilo politico, a seguito dei mesi di proteste violente nelle strade, che la polizia di Maduro, rafforzata dagli squadristi cubani dei Castro, aveva represso nel sangue. Ma a quel tempo, pur in mezzo alle incarcerazioni e ai maltrattamenti degli oppositori del governo socialista, erano meno di 100 al mese i venezuelani che cercavano la salvezza con l’asilo negli USA. Nell’ultimo mese i cui dati sono a disposizione, dicembre 2016, il numero e’ schizzato a 2.334, ha scritto in un lungo reportage da Bogota’ (Colombia) la agenzia di notizie piu’ diffusa e autorevole a livello internazionale AP, Associated Press. Citiamo la fonte volentieri, per mostrare che tutte le redazioni dei giornali sono a conoscenza di questo exploit, quindi vi sara’ facile contare quante testate italiane, oltre a www.liberoquotidiano.it , avranno ritenuto di riportarlo. Di mio, aggiungo che a dicembre 2016 si sapeva che Trump aveva vinto la Casa Bianca, ma evidentemente la crudissima realta’ venezuela ha convinto i fuggiaschi a bussare lo stesso agli Stati Uniti. Il numero di chi ha fatto domanda si e’ impennato dal dicembre 2015, quando l’opposizione aveva preso il controllo del Congresso stravincendo le elezioni, dando la speranza a molti che il risultato avrebbe potuto porre fine a 17 anni di amministrazione socialista. Ma invece di accettare il dialogo con l’opposizione, Maduro ha rinserrato i ranghi del suo potere assoluto e un numero crescente di venezuelani aveva iniziato a cercare la via di fuga mentre l’inflazione a tre cifre polverizzava i salari e ricorrenti carenze di cibo e medicine rendevano la vita insopportabile a strati sempre piu’ larghi della popolazione. Nell’anno fiscale 2015, i cittadini del Venezuela erano stati tra quelli dei primi dieci paesi nella classifica di chi entra con regolare visto negli Stati Uniti, e poi si ferma illegalmente oltre la scadenza del permesso, secondo una stima dei visti “non rispettati” curata dal dipartimento della Sicurezza Interna. Coraggio Venezuela rosso, un’altra graduatoria da scalare. Sono soddisfazioni di cui solo i regimi dittatoriali possono andare fieri. di Glauco Maggi