Complimenti per la trasmissione
Shooter, vieni avanti cecchino!
La premessa è abbastanza improbabile: c’è un cecchino dell’esercito che è un mix fra James Bond, Tex Willer e i chiassosi eroi di Jean Claude Van Damme; e che è destinato a risolvere le paturnie di un’America in crisi d’identità. Nella trama delle serie tv Netflix Shooter -letteralmente: tiratore- il cui successo parte dal libro Point of Impact, scritto da Stephen Hunter, passa dall’omonimo film con Mark Whalberg del 2007 e si trascina ad oggi, spicca questo tale, Lee Swagger, implacabile marine dall’Afghanistan. Swagger è un padre e marito amorevole e, contemporaneamente, un occhio di falco in grado di spappolare un cranio come un cocomero a un chilometro di distanza dopo essersi prodotto in calcoli fisici e balistici sull’angolo delle traiettorie, la spinta del vento e il peso delle pallottole. Ma Swagger è dotato di mira impressionante almeno quanto la sua sfiga. Infatti, prima alcuni suoi commilitoni traditori lo coinvolgono nell’attentato al presidente Usa e lui finisce in galera; e poi evade ammazzando un paio di galeotti; e poi salva consorte e figlioletta da una spia russa pazza a cui, con un colpo secco, perfora il torace dopo averla appena intravista all’orizzonte. Dopodiché, non pago della sua tendenza ad attirare iella, Swagger finisce nella rete omicida di un killer ceceno di massa; il quale killer gli ha trucidato tutti i membri del suo ex battaglione soltanto perché l’avevano visto in faccia. Infine l’uomo si ritrova invischiato nelle trame internazionali di Cia, Fbi, servizi segreti deviati, probabilmente anche dei complotti del Bilbderberg, dei rapimenti alieni e delle scie chimiche. Shooter ha dei caratteri tagliati con l’accetta: l’eroe duro e puro senza macchia mentre il mondo attorno cerca di corromperlo, l’ex direttrice della Cia al servizio dei poteri forti, la moglie psicologicamente incasinata e la bimba dal buonismo tonante al limite del fastidio, al punto che, in qualche inquadratura, ti viene quasi la voglia di presentarla direttamente al killer ceceno. Il tutto va bene, al massimo, per tre stagioni; alla quarta, a furia di sangue e ammazzamenti, ti potrebbe venir voglia di sparare al tuo vicino di scrivania. Vieni avanti, cecchino...