Roberta non festeggia il compleanno
Quarantacinquesimo compleanno di Roberta Ragusa, ma lei non c'è. Sparita nella notte del 13 gennaio da San Giuliano Terme, vicino a Pisa. Uscita in pigiama e pantofole, forse salita su un treno, da sola, ma chissà se è poi vero. Se non è stata uccisa come tante donne diventate un problema per i loro uomini. I figli, Daniele e Alessia, due ragazzini attaccatissimi alla mamma, adolescenti, hanno scritto una lettera aperta, pubblicata sui giornali locali, con tutto l'amore che hanno. Mamma non sappiamo perché te ne sei andata, ma noi non siamo arrabbiati con te e la cosa più importante è poterti riabbracciare. In occasione del tuo compleanno, ti facciamo gli auguri e ti chiediamo ancora una volta di tornare. Una fiaccolata organizzata dalle amiche di Roberta vicino alla casa da cui lei sarebbe uscita senza dare più notizie di sé è indetta per stasera. Ci saranno i figli con la nonna paterna, non il marito che per il momento è l'unico indagato per omicidio volontario, anche se per gli inquirenti si tratta di un atto dovuto, ma di prove finora niente. L'unica cosa certa è Antonio Logli aveva da tempo una relazione extraconiugale con l'ex baby sitter della figlia, poi assunta come segretaria nell'autoscuola dove lavorava anche la moglie. Intanto, i tre gruppi nati su Facebook per cercare la donna scomparsa, e che in poche settimane hanno raccolto migliaia di adesioni in tutta Italia, hanno lanciato l'idea per oggi, primo giorno di primavera, di fare una "candelora" in tutte le case, accendendo un lumino da mettere alla finestra «per chiedere a Roberta, ovunque si trovi, di tornare a casa». Sempre che possa farlo. Che possa sentire l'appello dei suoi due bambini.