Mister bocciato

Juve, Thiago Motta si è distinto soltanto a parole

Calcio Italiano in mostra nel mondo: Inter, Milan, Juventus e Atalanta a contendersi la Supercoppa negli Emirati Arabi, vinta poi in maniera rocambolesca dai rossoneri con una doppia rimonta sui bianconeri in semifinale e sui gugini nerazurri (nella finale giocata il giorno dell’Epifania). Si potrebbe obiettare quale sia la ragione della presenza di Milan e Atalanta in questa competizione visto che avrebbe dovuto essere una gara tra Inter e Juventus, vincitori rispettivamente di Campionato e Coppa Italia. Ce la potremmo prendere con la globalizzazione, ma soprattutto con i diritti televisivi che da quelle parti sono più appetitosi. Magari facciamolo spiegare meglio da Gasperini, che è stato criticato per aver snobbato la manifestazione, avendo lasciato fuori, contro l’Inter, titolari come De Ketalaere e Lookman.

Secondo noi la motivazione più logica potrebbe essere stata per favorire il campionato rispetto ad una Supercoppa cui partecipano squadre che non ne avrebbero diritto e potrebbero anche vincerlo. Difficilmente vi sarà detto che l’ha fatto per preservare i giocatori dalle fatiche inutili al fine di tentare di vincere il campionato. Voi però pensatelo. E non fa niente se poi perde 2-0 anche meritatamente e pur con tante polemiche. Peggio ancora l’altra semifinale in programma, Milan-Juventus, vinta dai rossoneri, 2-1 in rimonta. Due squadre alla deriva che avevano dimenticato l’autostima a casa loro. 

Il Milan tra l’altro con il nuovo allenatore, Conceicao, appena arrivato,con conoscenza relativa della squadra e la Juventus cui il proprio allenatore non ha aggiunto niente di buono, soltanto belle parole, almeno sino ad ora. Le sostituzioni potevano fare la differenza e l’hanno fatta: meglio quelle del milanista di quelle del mister bianconero. Infine la finale Inter-Milan, vinta dal Milan 3-2.
Una partita dalle fasi emozionanti per la rimonta del Milan con addirittura il sorpasso vincente sull’Inter. Un Milan totalmente diverso da quello visto, pur vincente, contro la Juve, con ritrovata autostima per la vittoria sui bianconeri, con rinnovato entusiasmo per la carica emotiva e psicologica data dal nuovo mister. Se poi i migliori in campo sono stati Leao ed Hernandez che hanno fatto gol ed assist basta e avanza per dimostrare la bontà del lavoro psicologico fatto Concencao sulla testa dei propri giocatori. Questo è accaduto a Riad dove la Supercoppa ci ha fatto capire che è bella quando apre la stagione e non a metà gennaio, perchè rovina il calendario e interrompe il lavoro delle grandi.

In Italia intanto anticipavano la 19esima giornata alcune squadre d’alta classifica. Tra queste la Lazio che è sembrata aver abdicato all’idea di essere competitiva e si manifestava tale proprio nel match contro la Roma alla quale bastavano infatti i primi 18’ per far suo il derby della capitale.Un brutto ko che non può non avere ripercussioni nel futuro per la classifica per come si è manifestato e con chi si è manifestato, Prima Pellegrini, poi Selemaekers, collocavano il pallone nella rete laziale, per il 2-0 finale con il quale i giallorossi si aggiudicano meritatamente la gara. Ancora una volta Ranieri vinceva quindi il derby (e sono 5). Poi alla fine l’immancabile rissa che difficilmente manca tra vinti e vincitori, questa volta causa l’espulsione di Castellanos.

Mentre il Napoli andava addirittura a sbancare, la Fiorentina, 3-0, al Franchi , e si prendeva, anche se provvisoriamente la testa della classifica, mettendo pressione ad Atalanta ed Inter che stavano a Riad. Un Napoli spumeggiante con i suoi alfieri Neres, Lukaku e Mc Tominay che non può non preoccupare le due rivali, Intere Atalanta.