Dea

De Ketelaere, il top di alta classe che mancava a Gasp: scudetto, l'Atalanta c'è

“Chi la fa l’aspetti” è il detto che si può associare alla classifica del nostro campionato. Per lungo tempo infatti era stato al comando il Napoli di Conte, seconda l’Atalanta di Gasperini che, dopo una serie di sorpassi e controsorpassi, riusciva a guadagnare la prima posizione con due punti di vantaggio sulla squadra campana. Dopodiché, 17esima giornata dell’andata, la vittoria del Napoli a Marassi contro il Genoa (2-1) riportava per un giorno la squadra di Conte in testa alla classifica , in attesa del risultato della Dea che di gran corsa si riprendeva il comando dopo aver battuto l’Empoli,3-2 con reti di Lookman e doppietta di De Ketelaere, migliore in campo. Il belga segnava di testa il gol del pareggio e dominava in qualsiasi giocata che tentava: un trascinatore. Poi la rete del 3-2 che dava alla Dea la vittoria: alta classe. Va detto che anche i campani portavano via meritatamente i tre punti da Marassi grazie ad un primo tempo di grande qualità, diversamente dalla seconda parte che non era piaciuta affatto a Conte perchè solo buona difensivamente. Per intendersi pretendeva dai suoi maggior concentrazione e continuità, soprattutto nel secondo tempo dopo aver dominato il primo.

Vinceva il Milan a Verona un incontro piuttosto bruttino con ritmi talmente bassi da far addormentare gli spettatori presenti al Bentegodi. La rete, dell’1-0 finale, è di Rejinders, l’uomo in più del Milan, una delle poche certezze di Fonseca, assieme a Fofanà, mentre l’avvenire già si chiama Jimenez. Rossoneri che vincono ma non convincono, escono vincitori da un incontro tutt’altro che brillante che di buono ha solo i tre punti che valgono ossigeno. Ci mancavano le dichiarazioni del presidente Cardinale e sono arrivate anche quelle, ovviamente, dall’America. Non riguardavano appunti (e ce ne sarebbero stati) sulla gara della sua squadra, ma solo per tramandarci da oltreoceano come si fa a vincere un campionato: secondo lui con l’intelligenza. Un consiglio ai suoi dipendenti : meglio non ascoltarlo.Secondo noi i campionati si vincono non vendendo Tonali e De Ketelaere.

La Lazio poco brillante, sicuramente ancora frastornata dal 6-0 inflittole dall’Inter all’Olimpico, batteva il Lecce allo stadio di via del Mare (2-1). La squadra di Giampaolo usciva comunque a testa alta dalla contesa, lottava fino alla fine nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Guilbert al 46’ del primo tempo e, pur con l’uomo in meno colpiva la traversa con Kaba nel recupero, sfiorando il pari che sarebbe stato sicuramente meritato. Intanto la Lazio con i tre punti acquisiti raggiungeva l’Inter al quarto posto, quota 34 punti, tenendo ovviamente conto delle partite che i nerazzurri devono recuperare . La Juve batteva il Monza (2-1), all’U-Power-Stadium, interrompendo la serie di pareggi con una prova sofferta ma di carattere. Tornava alla vittoria in campionato, importante per restare in zona Champions, ingenerare autostima nel gruppo, oltre a porre fine alla serie di pareggi. Positiva la prova di Gonzalez al suo esordio da titolare: il migliore in campo che oltretutto metteva a segno il gol del 2-1 che sanciva la vittoria per i bianconeri. Nei posticipi del lunedì passo falso della Fioprentina sconfitta in casa, in rimonta, dall’Udinese. Mentre l’Inter a San Siro batte, non senza qualche difficoltà il Como 2-0. A tutti i nostri lettori i migliori auguri di Buone Feste.