A Yas Marina

Gp Abu Dhabi, le pagelle: Norris e Leclerc sono da 10


NORRIS 10 
La notte di Abu Dhabi mette una pezza su una sequela di debolezze, errori e occasioni perse che hanno segnato in negativo la sua stagione. Fila liscio come l'olio, dalle qualifiche al traguardo. E col compagno praticamente disperso, il suo contributo per il Mondiale Costruttori è decisivo. Però non ci sono più le pressioni per il titolo. E questo resta un tarlo.
LECLERC 10 
Lo start del monegasco è un capolavoro. Dodici posizioni in un solo giro. Poi, grandi sorpassi ed ottima gestione, fino al podio. Considerate le disavventure tra libere e qualifica, è più di una rimonta indiavolata, è un'impresa che vale una vittoria. Nel Mondiale Piloti resta terzo, ma i motivi per sorridere quest'anno non mancano. 
SAINZ 9
Lotta per la squadra fino all'ultima curva, al netto della lampante differenza di valori in pista col team papaya. Risultati e concretezza, lo spagnolo resta una garanzia. Eppure di motivi per volgere lo sguardo altrove ce n’erano, con in testa la tegola dello sfratto annunciato sin dall'inizio. Non è da poco. Bravissimo. 
VASSEUR 8
La Rossa fa promettenti passi in avanti e arriva a giocarsi all'ultima gara il titolo Costruttori dopo lustri. In due anni l'ingegnere francese ha ridato alla Ferrari organizzazione e metodo. Soprattutto, una mentalità propositiva. E pragmatismo. Sempre con esposta l'insegna lavori in corso. E resistendo a defezioni importanti (vedi l'addio di Cardile) lungo il cammino. 
GASLY 7 
Ancora una grande gara per il milanese d'adozione, che sembra aver trovato importanti stimoli con l'arrivo del Flavio nazionale (8). Un po' come l'Alpine, passata dalle retrovie di inizio stagione a conquistare e mantenere, tra i costruttori, la sesta posizione. Un reset efficace e rapido per l'ex geometra di Cuneo, che ha tagliato i rami vecchi da subito e tirato fuori dalle secche una macchina che sembrava sulla via del tramonto. 
VERSTAPPEN 6
Col suo titolo in cassaforte, torna finalmente a fare il Verstappen. Allo start con Piastri, per cui pesano maledettamente i 10 secondi. E coi commissari, forse a buon ragione sfanculati. Zero voglia di abdicare, vivaddio, per il pilota oggi più forte al mondo. L'unico che corre e si mostra per ciò che è al 100%.
HAMILTON 6
La sfiga del cordolo al sabato lasciava presagire il finale più amaro. Invece firma anche lui una rimonta da urlo, e chiude addirittura davanti all'anonimo compagno. Niente più di uno sfizio. Ma pur sempre il ruggito di un campionissimo, pronto ad una nuova avventura carica di suggestioni e attesa. 
PIASTRI 4
La magia estiva sembra esser svanita. Ad Abu Dhabi si sommano imprudenza, secondi da scontare ed errori a iosa. Fino all'unico mesto punto conquistato per il tanto atteso titolo.