Al Marina Bay

Le pagelle del Gp Singapore: Norris 9 ma Verstappen non si è arreso. Ferrari, sabato fatale

 

NORRIS 8.5
Getta la zavorra delle partenze infauste, ma non mancano le sbavature. Tocca due volte il muro. La prima rischia grosso. Comunque domina. E' solo il giro veloce che manca. Glielo soffia Ricciardo. Ma è più un guizzo dal retrogusto amaro per l'oriundo, in vista di un ormai annunciato addio. 

VERSTAPPEN 8
Sembrava essersi arreso al calo verticale della monoposto. Invece compie un miracolo. Di testa, di talento, d'istinto. Ribaltato l'assetto della macchina, conquista la prima fila al sabato e parte secondo. Da lì non si schioda fino all'ultimo giro. D'altronde, le lancette verso Abu Dhabi inesorabilmente scorrono. E anche gesti come quello di Ricciardo aiutano...

COLAPINTO 7
Il rookie argentino continua a disputare Gran Premi interessanti. Se consideriamo che è entrato a stagione già avviata, e che in 3 GP ha portato a casa 4 punti con una Williams, insomma, al fuoco ce n'è di ciccia. E lo dimostra pure stavolta, per un pelo fuori dalla zona punti, e con una gran staccata in curva 1 dopo il via. Chissà che in Audi uno spiraglio futuro si apra...

PIASTRI 6.5
A volte del team papaya sembra la stella, altre si perde per strada. Pesano come un macigno il siluro dei 4 decimi beccati in Q3 da Lando e il relativo piazzamento. Rimonta con bei sorpassi fino al podio. Ma stavolta il gradino è quello più basso. 

FERRARI 6
I sogni rossi si infrangono già al sabato, con la doppia débâcle di cui tanto si è scritto. Quella di Sainz (5) ha un maggior peso. E' dal finale di Baku che colleziona errori. Anche pesanti. Settima casella grazie ad una buona strategia. Mentre Leclerc (8) fa una bellissima gara, lotta come un leone con Russell e il passo non manca. Delle qualifiche resta l'amaro in bocca. Alla fine deve accontentarsi della quinta piazza.  

PEREZ 4
Piantato dietro super Hulk, chiude decimo. Con un solo punto. Mentre il Mondiale Costruttori è ormai andato. In più, ha ricominciato a toppare pure al sabato. Un'illusione ottica, durata il giro di qualche Gran Premio.