Su "Iris"
"Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan", un sequel di tutto rispetto
UNA 44 MAGNUM PER L'ISPETTORE CALLAGHAN
Iris ore 21. Con Clint Eastwood, Hal Holbrook e David Soul. Regia di Ted Post. Produzione USA 1973. Durata: 2 ore
LA TRAMA
Seguito di "Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo" che lanciò Eastwood come "duro" metropolitano (prima la durezza era stata prevalentemente western). Callaghan indaga sull'assassinio di un sindacalista corrotto, poco prima processato per omicidio, ma assolto per insufficienza di prove. Callaghan scopre che a fargli la festa sono stati alcuni giovani poliziotti che si sono proposti di fare giustizia sommaria dei delinquenti graziati da una magistratura indulgente o corrotta. I giovani, data la fama di "giustiziere" di Callaghan cercano di tirarlo dalla loro, ma sbagliano. Harry "la carogna" come viene chiamato da chi non gli vuole bene in fondo è un legalitario e fa fuori alla sua maniera i giovanotti.
PERCHÈ VEDERLO
Perché è un sequel di tutto rispetto e si avvale di una sceneggiatura splendida firmata (nientemeno) che da John Milius e Michael Cimino. Nonostante la firma destrorsa di Milius, il film di Post dà una bella sterzata a sinistra al personaggio. Bollato come fascisteggiante alla pellicola d'esordio, il personaggio si rivela qui solido democratico, fautore di un sistema che con tutti i suoi difetti rimane il meno peggio possibile. Occhio al capo dei giustizieri, è Soul il futuro Hatch di "Starsky e Hutch".