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"River Wild-Il fiume della paura", un ottimo dramma claustrofobico (all'aria aperta)
RIVER WILD- IL FIUME DELLA PAURA
Iris ore 21. Con Meryl Streep, Kevin Bacon, David Strathairn. Regia di Curtis Hanson. produzione USA 1996. Durata: 1 ora e 50 minuti
LA TRAMA
Una famigliola fa una gita domenicale in gommone su un fiume del Montana. Chi fa andare la barca è la moglie e madre, che in quei posti c'è nata e sa pagaiare come un campionessa. Un'abilità che le torna utile quando la loro navigazione incrocia quella di un gruppo di evasi in fuga verso il Canadà. Gli ex forzati pensano che accompagnandosi alla famigliola eluderanno più facilmente gli agenti che li stanno cercando. La coabitazione nel gommone ovviamente non dura. Il padre e marito viene estromesso e forse ucciso. La moglie no, perchè sul fiume è più brava degli evasi e anzi l'unica a saper affontare le rapide che ha un certo punto sembrano travolgere l'imbarcazione. Insomma è una dura. E gli evasi se ne accorgono a loro spese.
PERCHÈ VEDERLO
Perché la tensione è sempre alta. Curtis Hanson è un ottimo regista ("L.A. Confidential") e sa giostrare a meraviglia un dramma claustrofobo all'aria aperta (sembra un assurdo ma è così). Una bella mano gliela dà Meryl Streep, per la prima volta in vita sua nei panni di eroina di film d'azione. L'azione le fa bene. Costretta a fare la "dura" Meryl mette da parte i suoi consueti manierismi (che nei drammi borghesi la rendono spesso in sopportabile). Ed è credibilissima quando sia pure dopo un attimo di esitazione spara al cattivo principale: