Il massacro a Nuoro compiuto nella Giornata dei Sogni

La strage e i sogni

A Torino l'altro giorno un tunisino ha accoltellato  l'ex moglie 34enne davanti ai due figli adolescenti, che hanno tentato di tutto per aiutare la madre: l'uomo aveva il braccialetto elettronico ma era fuori uso.  E ieri a Soriso, in provincia di Novara, un senegalese ha prima investito con l'auto la moglie, madre dei suoi cinque figli, davanti alla scuola di uno dei bambini, poi non contento l'ha accoltellata mentre era ancora a terra. Ricoverata in ospedale, forse questa donna si salverà, ma è grave. E la lista potrebbe andare avanti perché dall'inizio del 2024 sono già 43 le donne vittime della ferocia maschile e le richieste al 1522 si sono impennate del 125% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Significa che da parte delle donne c'è maggiore consapevolezza del passato e voglia di denunciare, di non stare zitte di fronte a soprusi, stalking, botte. Ma significa anche che la violenza contro le donne è purtroppo in aumento, soprattutto all'interno della famiglia stessa. Quindi c'è molto da interrogarsi su dove stiamo andando, cosa stiamo facendo per evitare altro orrore. E suona quasi beffardo, di fronte ai numeri dei femminicidi, pensare che il 25 settembre, giorno della strage di Nuoro, è la Giornata mondiale dei Sogni. Una recente ricerca di Pan di Stelle, realizzata dall’agenzia Armando Testa in collaborazione con Toluna, dice che dopo la pandemia i sogni hanno assunto un'importanza cruciale per gli italiani, offrendo conforto (42,4%) e diventando parte integrante della quotidianità, con il 31% delle persone che vi si rifugiano più spesso rispetto al passato. Dopo aver sognato, il 75% si sente infatti più sereno. I sogni degli adulti di oggi si concentrano sulla famiglia (56,1%), i figli (41,5%) e la vita quotidiana (41,1%). Sognano di risolvere i problemi della vita di tutti i giorni, spesso economici, e si accontentano, più spesso di prima, delle "piccole cose", come una vacanza in famiglia o più tempo libero. Tra i sogni più grandi emergono desideri come una nuova casa e un nuovo lavoro. In generale, per il 40%, i sogni sono un incoraggiamento per una vita migliore. Quella che ieri un padre, apparentemente senza motivo, ha tolto alla figlia Martina, che lo amava moltissimo, e al resto della famiglia.