The King of Virologi

Roberto Burioni sedotto dalla popolarità che "in Italia non ti perdonano": annuncia ritiro e ritorno

"Che dire? In Italia ti perdonano tutto, ma non la popolarità"
Roberto Burioni (Corriere della Sera)

La fa piuttosto semplice, the King of Virologi, Roberto Burioni. Come un vero King convoca conferenza stampa, o meglio "convoca intervista", e annuncia ritiro. A tempo, però. "Niente più tv". Puntualizzazione: "Fino all'autunno". Un po' alla Michael Jordan parte 1, un "anche basta" (sorprendente) nel momento di massimo fulgore e massime polemiche. Un poco stizzito, mister Medical Facts ci dice che non ne può più. "Il linguaggio della tv non è quello della scienza. I suoi tempi non sono quelli della scienza". E ancora, spiega che in tivvì "si viene travisati, esposti al rischio di dire cose mai dette. Mi hanno attribuito di tutto", sospira. Vero, indiscutibile. Però, sinceramente, che si aspettava? Uno che ha 300 followers su Twitter, sia che dica A sia che dica B, viene spernacchiato dai rutti di 57 di quei 300. Perché mai Burioni, uno che va in tv a parlare a 60 milioni di persone circa, lo fa nelle settimane più inquietanti che si ricordino circa, su un argomento (virus) che di certezze non ne dà circa, ecco perché mai Burioni dovrebbe essere estraneo a quel meccanismo? Insomma non è mica vero che "in Italia ti perdonano tutto, ma non la popolarità". Of course, non è una colpa essere impreparati a quei 60 milioni o giù per su che ti guardano. Ci ha sbattuto il muso contro, the King of Virologi, e si è (comprensibilmente) stufato. Tanti saluti, passo e chiudo. 

E però chiudo solo per un po'. Appuntamento in autunno, metti caso che la seconda ondata. Sarà mica che quella popolarità "che non la perdonano" alla fin fine piaccia assai? Niente di male, eh. Ci rivediamo da Fabio Fazio, intanto creiamo un po' di hype (o no, MJ?).