Uno stallo alla messicana
Il prof. Seifert, amico di Wojtyla, scrive ai cardinali: Bergoglio sta distruggendo la fede
L’importante sito canadese LifeSiteNews ha pubblicato la notizia per cui il noto professore di filosofia e intimo amico di papa Giovanni Paolo II, Josef Seifert, ha pubblicato una lettera aperta indirizzata ai cardinali in cui li invita a resistere alle azioni eterodosse di Bergoglio, come la firma del documento di Abu Dhabi, i cambiamenti nel Catechismo, lo sdoganamento delle unioni civili e ad altre evidenti eresie e apostasie.
“Papa Francesco, lo dico con il cuore sanguinante – scrive Seifert - non è «garante della fede», ma sta sempre più distruggendo i fondamenti della fede e della morale con questa e molte altre affermazioni e pronunciamenti”.
Di seguito riportiamo l’articolo, già ripreso in Italia da diversi vaticanisti e blogger cattolici.
Non c'è bisogno che il cuore del professore sanguini, in quanto Bergoglio non è il papa: in Italia, almeno lo sanno tutti, anche se tutti fanno gli gnorri. Ci siamo premurati di inviare al Prof. Seifert i risultati della nostra inchiesta, sia con i due documentari tradotti in tedesco “Dies Irae” QUI e “Intelligenti pauca”, QUI sia con “Der Ratzinger Code”, la traduzione della prima parte di Codice Ratzinger, il bestseller che oggi, a Brescia, viene presentato per la 35sima volta, da settembre, su iniziativa dei cittadini.
Il problema annoso sollevato da Seifert è: come è possibile che il Papa, che deve essere custode della fede, non custodisca la fede, ma anzi la stia distruggendo?
La risposta più intuitiva potrebbe essere: magari perché non è il vero papa? Abbiamo dimostrato oltre ogni ridondanza che Bergoglio è un antipapa in quanto eletto da un conclave illegittimo: Benedetto XVI non ha mai abdicato, ma ha semplice annunciato che, dopo 17 giorni, sarebbe stato detronizzato e posto in sede totalmente impedita, status canonico che gli ha consentito di rimanere il vero papa, prigioniero in Vaticano, e di scismare Bergoglio fin dalla sua elezione. La questione è stata sintetizzata persino in 12 vignette QUI.
L’enorme problema, però, è che siccome la spiegazione è troppo semplice, troppo “uovo di Colombo”, (e soprattutto ci è arrivato qualcun altro), l’intellighenzia cattoconservatrice rifiuta qualsiasi confronto. Prova ne avrete visitando il canale Youtube dello scrivente QUI : si è giunti al 18esimo cordiale appello ad altrettanti intellettuali cattolici, ma nessuno ha risposto e, se raramente lo hanno fatto, è stato dando del cretino, del "palloso" o dello psicopatico allo scrivente.
Un altro cortocircuito è che gli stessi ambienti tradizionalisti che hanno gli strumenti culturali per evidenziare – giustamente – le eresie e le apostasie di Bergoglio, detestano però Ratzinger in quanto individuano nelle pieghe della sua teologia dei tratti presuntamente modernisti. Così, snobbano completamente il modello canonico con cui Benedetto ha scismato i nemici della Chiesa e la “messaggistica” con cui ce lo ha fatto capire. Si è creato il paradosso per cui quel papa tedesco che veniva accusato dai tradizionalisti di essere stato troppo debole, mite e condiscendente coi modernisti, nel momento in cui ha fatto qualcosa di atomico, drastico e definitivo per spazzare via per sempre il modernismo dalla Chiesa con una sorta di “bomba di luce escatologica”, non viene riconosciuto.
Ci sono poi gli “Una Denethor”, di cui abbiamo scritto QUI : quei tradizionalisti che hanno capito tutto perfettamente, ma mirano a utilizzare la Declaratio di papa Benedetto in modo distorto, come arma di ricatto per tenere la Chiesa unita facendo finta di niente, puntando a quel conclave-inciucio coi falsi cardinali di nomina antipapale, che regalerà al mondo un altro antipapa. Lo scopo è far eleggere un loro candidato minacciando i falsi cardinali bergogliani di scoperchiare il vaso di Pandora della Declaratio di Benedetto e far annullare le loro porpore. A parte che, in un conclave spurio, verrebbe comunque eletto un antipapa, privo del munus e della conseguente assistenza dello Spirito Santo, a parte che difficilmente con un rapporto di forze fra circa 20 veri cardinali cattolici contro 20 veri cardinali modernisti + 81 falsi cardinali modernisti bergogliani difficilmente potrebbe essere eletto un tradizionalista, in ogni caso sarebbe una aperta violazione della costituzione apostolica Universi Dominici Gregis che, all’art. 3, impone ai cardinali il DOVERE di far rispettare i diritti della sede apostolica, e di non farli decadere nemmeno per sanare delle dispute (leggi: nemmeno per evitare lo scisma).
E così, si continua a rimanere in uno “stallo alla messicana”, sospesi nel limbo di un mistero irrisolvibile: il papa che non si comporta da papa e sta distruggendo la fede e la Chiesa, ma nessuno capisce il perché. Tutti si concentrano sugli effetti, non vedendo, o non volendo vedere l’ovvia causa iniziale. teologicamente e canonicamente coerente, perché questo va a ledere una serie di interessi materiali e meccanismi psicoemotivi.
Quindi, il dubbio che ci attanaglia è: continuare a denunciare il fatto, oppure tacere? Perché se lo si denuncia, non ti credono in quanto sei stato tu a farlo; se non lo si denuncia, c’è il rischio che la questione non emerga… Come fai sbagli. Vi confessiamo di essere in un grave dilemma.
Una cosa è certa: passerà alla storia l’intellettuale che spezzerà questo vero incantesimo, questa “potenza d’inganno” di cui parlava l’Apostolo Paolo. Così come è certo che diventerà prossimo vero papa il cardinale che deciderà di applicare quanto previsto dalla Universi Dominici Gregis QUI.
Per la prima volta da 2000 anni, sono passati quattro mesi senza che sia stata dichiarata la morte del papa e senza che sia stato convocato il conclave.
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L’articolo di Lifesite News
Il professore austriaco ha criticato in modo specifico il “ Documento sulla fraternità umana per la pace mondiale e la convivenza ”, spesso indicato come il documento di Abu Dhabi, che Francesco ha firmato insieme al Grande Imam di Al-Azhar. Il documento afferma che “[l]l pluralismo e la diversità di religioni, colore, sesso, razza e lingua sono voluti da Dio nella sua saggezza, attraverso la quale ha creato gli esseri umani”.
“Ricordiamo la Dichiarazione sulla Fraternità di tutti i popoli firmata da Papa Francesco insieme al Grande Imam Ahmad Mohammad Al-Tayyeb”, ha detto Seifert.
“Non sarebbe un’eresia e una terribile confusione affermare che Dio – così come ha voluto la differenza dei due sessi – cioè con la sua volontà positiva – ha voluto direttamente anche la differenza delle religioni e quindi ogni idolatria ed eresia? Sì, la Dichiarazione di Abu Dhabi non è molto peggio dell’eresia, vale a dire l’apostasia?
“Non dovreste tutti voi, cardinali e vescovi, pronunciare il vostro fermo ‘non possumus’ [non possiamo] quando Francesco chiede che questo ‘documento’ sia la base per la formazione dei sacerdoti in tutti i seminari e facoltà teologiche?”
“Vero com’è di per sé ‘che il papa è il papa e il garante della fede’, questa affermazione non può essere applicata a un papa che ha firmato la Dichiarazione di Abu Dhabi e l’ha diffusa nel mondo, e che ha detto e fatto tante altre cose contrarie al coerente insegnamento della Chiesa”.
“Come dovrei rispondere a un caro amico luterano profondamente credente, per la cui conversione da anni prego, quando mi scrive che con questa Dichiarazione di Abu Dhabi la Chiesa cattolica ha lasciato il suolo del cristianesimo?” chiese.
“Non dovrebbero tutti i cardinali scrivere al Papa come un sol uomo e chiedergli di ritirare questa dichiarazione apostatica?”
Il professore di filosofia ha anche richiamato l’attenzione di Francesco sulla promozione delle “unioni civili” tra persone dello stesso sesso, che contraddice direttamente l’insegnamento della Chiesa e dei suoi predecessori.
“La sua affermazione secondo cui si dovrebbero promuovere le alleanze civili/unioni civili degli omosessuali contraddice direttamente le chiare affermazioni del Magistero della Chiesa (cfr. le considerazioni sulle bozze di riconoscimento giuridico della convivenza tra persone omosessuali del 3 giugno 2003, pubblicate sotto il pontificato di San Giovanni Paolo II), ma soprattutto la Sacra Scrittura e tutta la tradizione della Chiesa!” Seifert dichiarato.
“Non dovreste tutti voi cardinali, come ha fatto meravigliosamente il vescovo Athanasius Schneider, compiere un vero atto d’amore per il Papa ed esprimerlo pubblicamente e chiaramente come lo ha fatto lui, con tutta la dovuta chiarezza?”
Seifert ha ricordato ai cardinali della Chiesa cattolica che un giorno avrebbero dovuto rispondere delle loro azioni (o inazione) davanti al tribunale di Dio.
“Voi cardinali non dovete tremare davanti al momento in cui Cristo vi chiederà come potreste adempiere al solenne mandato missionario di Gesù se non protestaste contro la Dichiarazione di Abu Dhabi, che dice il diametralmente opposto delle parole di Gesù?” ha scritto il professore.
Inoltre, Seifert ha criticato Francesco per aver contradditto l’insegnamento della Chiesa sulla pena di morte e per aver cambiato il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Ha anche chiamato il papa per aver detto che le anime dannate vengono distrutte invece di andare all’inferno per l’eternità. Il Pontefice avrebbe fatto queste affermazioni in una delle sue famigerate interviste al giornalista ateo Eugenio Scalfari .
“Tutti i cardinali non dovrebbero protestare in molti altri casi, ad esempio quando il Papa introduce arbitrariamente nel Catechismo cattolico una modifica teologicamente ed ecclesiasticamente errata, che contraddice le chiare parole di Dio nella Sacra Scrittura (già nel Libro della Genesi) e molte affermazioni dottrinali di papi sulla pena di morte formulate in una tradizione ininterrotta e anche fatti storici”, ha scritto Seifert.
“[O]r quando – contro molte parole energiche di Gesù e i dogmi della Chiesa cattolica – parla di un inferno vuoto o addirittura, come i testimoni di Geova, afferma che le anime dei peccatori incurabili non vanno all’inferno ma vengono distrutte?”
Il professore austriaco ha poi criticato Francesco per aver nominato alla Pontificia Accademia per la Vita membri che contraddicono apertamente “il nucleo dell’insegnamento biblico e morale della Chiesa e le encicliche Humanae Vitae, Evangelium Vitae e Veritatis Splendor”.
“Come potete voi cardinali… tacere su questa e tante altre ‘desolazioni del santuario’ invece di fare molto di più che laici critici e teologi per fare tutto il possibile per proclamare quelle tante verità di fede che il Papa contraddice apertamente o tacitamente con parole e anche fatti (come la celebrazione della Riforma, l’erezione della statua di Lutero in Vaticano, il francobollo celebrativo della Riforma, il culto della Pacha Mama nei Giardini Vaticani e nella Basilica di San Pietro, ecc.).
Seifert è un rinomato professore di filosofia cattolica che è stato licenziato da un’università cattolica in Spagna nel 2017 per aver criticato apertamente Papa Francesco. Attualmente insegna ancora filosofia all’Università Ludwig-Maximilians di Monaco.