Semplifichiamo la Magna Quaestio

Bergoglio o Ratzinger? Risposte “sì sì /no no”: Benedetto XVI è il Sommo pontefice, il papa Francesco non esiste

Secondo la Chiesa, la Madonna di Fatima chiese cento anni fa, al papa, la consacrazione della sola Russia. Il 25 marzo, Bergoglio ha, invece, celebrato una consacrazione “inclusiva” che, nel giro di pochi giorni, ha coinvolto anche l’Ucraina, l’umanità, la Chiesa, “noi stessi”, con una formula densa di stranezze: il “mistero d’iniquità” di San Paolo trasferito dall’apostasia alla guerra; l’insistenza sospetta sulla “fratellanza”; insoliti attributi mariani come il vagamente pachamamico “terra del cielo” (usato dal neoariano Enzo Bianchi), e il riferimento al culto di matrice esoterica della “Sciogli-nodi”.  QUI i dettagli.

Peraltro, in contemporanea, a Fatima celebrava il suo elemosiniere Konrad Krajewsky. Come abbiamo appurato interrogando la società elettrica, questi non ha mai pagato, come pure aveva promesso, i 300.000 euro di bolletta del palazzo romano occupato cui aveva abusivamente riallacciato la corrente tre anni fa, mantenendo fino ad oggi una situazione di pericolosa illegalità QUI .

Non stupisce che Benedetto XVI, “unendosi alla chiamata” (e non all’intenzione) di Bergoglio abbia scelto di non partecipare direttamente a niente di tutto ciò, pregando piuttosto per conto suo (e non sappiamo in che termini).

Basterebbero solo gli accadimenti dell’ultima settimana per capire chi è il papa e chi no, confermando intuitivamente i risultati inoppugnabili dell’inchiesta che conduciamo dal 2020 e che si sta diffondendo in tutto il mondo.  La troverete riordinata in fondo a questo articolo QUI  .

E’ una storia choccante, ne siamo consapevoli, di non immediata comprensione, sulle prime, anche perché  il vero Santo Padre Benedetto XVI non può parlare esplicitamente, per due motivi: 1) è in sede impedita, situazione canonica dove il papa è confinato/prigioniero. 2) Egli parla con un linguaggio sottilmente logico come Gesù, per fare in modo che solo “chi ha orecchie intenda” e per “separare i credenti dai non credenti”, come da lui stesso ammesso all’Herder Korrespondenz.

Tuttavia, il linguaggio velato di papa Ratzinger descrive un’oggettiva realtà canonica: nessun complottismo. Del resto, non avremmo alcun interesse ad affermare cose di tale gravità per il gusto masochistico di autoscreditarci. Ci sono invece due motivi estremamente importanti per cui vale la pena di trattarne:

1° motivo, per i laici: se i cosiddetti poteri forti mondialisti e le massonerie internazionali sono riusciti a scacciare il vero papa dalla “cittadella inespugnabile” della Chiesa cattolica, figuratevi la situazione nel mondo della politica laica, con tutti i rischi per i cittadini e per il nostro Paese.

2° motivo, per i credenti. Pensate che il Signore possa essere contento che il Suo Vicario sia stato spodestato? Credete che Dio possa adattarsi alle trame e al peccato degli uomini senza inviare loro qualche “prova” per ritrovare la strada? E qui, diverse dure “prove” fioccano da anni, a quanto pare.

Quindi, di seguito, troverete una serie di veloci risposte, sul noto ed efficace modello “sì sì/no no”, per chiarire facilmente la Magna Quaestio, con tutti i link ai doverosi approfondimenti.

Il codice di diritto canonico impone che il papa, per abdicare, debba rinunciare al MUNUS petrino (titolo papale di origine divina)? SI’, all’articolo 332.2 del Codice di diritto canonico. E la rinuncia deve essere simultanea, così com’è l’elezione.

Benedetto XVI l’11 febbraio 2013 ha rinunciato al munus? NO. Ha rinunciato al ministerium, l’esercizio pratico del potere, in modo differito e non ratificato dopo la scadenza. Quindi, solo di fatto.

Ma munus e ministerium non sono interscambiabili? NO. Rinunciando al munus decade anche il ministerium, perché c’è l’abdicazione, ma se si rinuncia al ministerium non decade il munus. QUI .

Se non c’è stata abdicazione, si configura un’altra situazione canonica? , la sede impedita (canone 412) dove  il papa non esercita il suo potere pratico perché è impedito, prigioniero, confinato e non libero di esprimersi.

Ma il papa impedito resta sempre il papa? SI’. Quindi Benedetto è oggi il solo papa e vicario di Cristo esistente, come ammette lui stesso QUI .

Però il conclave del 2013 ha eletto Francesco. NO. Non ha eletto nessuno: il conclave era nullo perché si può convocarlo solo con il papa precedente morto o abdicatario e non c’era nessuna delle due condizioni preesistenti indispensabili. QUI 

Fu il card. Ratzinger a introdurre la dicotomia munus/ministerium nel diritto canonico? SI’. Nel 1983, lui era il braccio destro di Giovanni Paolo II. Il sistema ricalca in pieno il sistema antiusurpazione proprio del diritto dinastico austro-tedesco, che Ratzinger non poteva non conoscere. QUI 

Ma il fatto che tutti i cardinali abbiano accettato l’elezione di Francesco, rende questa valida? NO. La dottrina dell’Universalis ecclesiae adhaesio potrebbe sanare alcune imperfezioni in un conclave legittimo, ma MAI sanare un conclave illegittimo, convocato a papa non morto e non abdicatario. I cardinali non si sono accorti che Benedetto entrava in sede impedita, perché questa non può essere dichiarata esplicitamente: c’è e basta. 

Quindi non ci possono essere due papi validi?  NO. Tanto che lo stesso Benedetto ripete da 9 anni che il papa E’ uno solo senza mai spiegare quale. QUI 

Ma il “ministero allargato” di cui si parla, esiste per il diritto canonico? NO. Non esiste giuridicamente, esiste solo di fatto, ma è un “luogo teologico”, una sorta di ministero tra un papa legittimo e un papa illegittimo, dove si esplica un sacrificio, come fu per Cristo con Giuda. 

E il papato emerito esiste dal punto di vista canonico? NO, tanto che Bergoglio, l’anno scorso, ha incaricato dei canonisti di trovare una giurisprudenza per questo inesistente istituto. QUI

Allora “papa emerito” ha un altro significato? SI’. Dal verbo latino emereo, "colui che merita, che ha diritto" di essere papa. E’ l’appellativo per distinguere il vero papa nel ministero allargato fra papa legittimo e papa illegittimo. QUI 

Quindi il papa emerito è il Sommo Pontefice? SI’. Lo scrive testualmente anche la Segreteria di Stato vaticana QUI . Ma lo avevano già colto, “per esclusione”, anche i canonisti che contestavano questa “novità” di papa Benedetto intendendola come un istituto giuridico.

Per questo Benedetto veste di bianco e conserva il nome pontificale? SI’. E continua, come qualche giorno fa QUI a impartire la sua benedizione apostolica (esclusiva del papa regnante) e a vivere in Vaticano. Egli ha tolto due orpelli - la fascia e la mantelletta - dall’abito da papa per significare il suo impedimento, la sua “menomazione”. QUI 

Così papa Benedetto si è formalmente imprigionato da solo per difendere la Chiesa e la fede? SI’. Come ammesso dal card. Danneels nel 2015, la Mafia di san Gallo, lobby di cardinali modernisti a lui nemici, voleva farlo abdicare e, come descritto da Paolo Flores d’Arcais nel 2010, egli aveva contro tutti i poteri globalisti del mondo. Quindi doveva essere tolto di mezzo. QUI  e QUI 

Ma Benedetto disse da Castel Gandolfo “non sarò più Sommo Pontefice”. NO. Disse che non sarebbe stato più “pontefice sommo”, cioè non sarebbe stato più “il pontefice al massimo posto” poiché ve ne sarebbe stato un altro più in vista di lui (e illegittimo). Peraltro si può restare papi anche senza essere sommi pontefici, dato che il titolo comparve solo nel V secolo. QUI 

Eppure Benedetto ha ammesso di aver liberamente rinunciato al suo ministero. SI’: ma il suo “ministero-ministerium”, non il suo “ministero-munus” dato che munus e ministerium si traducono in italiano con la stessa parola “ministero”.  Volevano farlo abdicare, ma lui, davvero, ha liberamente scelto ... di entrare in sede impedita.

Ma Benedetto ha giurato obbedienza a Francesco! NO. Nel 2016 scrive in Ultime conversazioni rispondendo a una domanda su come poté giurare obbedienza: “Il papa è il papa, non importa chi sia”. Quindi non ha mai giurato obbedienza a Bergoglio. Disse il 28 febbraio 2013 che tra i veri cardinali che lo ascoltavano ci sarebbe stato il futuro papa, ed aveva ragione … Ma lo sta ancora aspettando. QUI 

Veri cardinali? Dunque quelli nominati da Bergoglio non sono validi? NO. I 70 cardinali nominati dall’antipapa non sono validi e se si andrà a un futuro conclave spurio, insieme a quelli di nomina legittima, pre-2013, eleggeranno un altro antipapa, forse il Giovanni XXIV di cui parla (non si sa a che titolo) Bergoglio e che, non a caso, riprende il nome anche dell’antipapa Giovanni XXIII, Baldassarre Cossa. QUI 

Lo ha detto Benedetto in altre occasioni? SI’. Nella stessa Declaratio, Benedetto specifica che il prossimo papa dovrà essere eletto “da coloro a cui compete”.

Ma nella Declaratio scrisse che lasciava la “sede vacante”. NO. Il verbo latino vacet si traduce letteralmente con “sede libera, vuota, sgombra” e, giuridicamente, la rinuncia al ministerium non produce sede vacante. Infatti il papa prese l’elicottero e lasciò la sede sgombra, a disposizione degli usurpatori. QUI 

La situazione si risolverà con l’uscita di scena di Bergoglio? NO. E’ fondamentale che, o sia rimesso sul trono Benedetto (se vivente), magari con una pseudo-rielezione, o che il prossimo conclave sia puro, cioè composto solo dai cardinali pre-2013 o validati da papa Benedetto. QUI 

Eppure Benedetto, in “Ultime conversazioni” (2016), sembra apprezzare Francesco. NO. Egli ha fatto solo constatazioni neutre su alcune caratteristiche umane di Bergoglio, come il carattere deciso, la capacità di piacere alla massa e la sua attenzione al consenso. Nessun apprezzamento univocamente positivo sull’uomo, zero commenti sulla dottrina, santità o capacità di governare del presunto papa.  

Ma allora quando Benedetto abbraccia Bergoglio  è tutta una scena? NO. Papa Benedetto è sincero: come Gesù, “ama il suo nemico”, cioè il papa illegittimo, cosa molto diversa dall’essergli amico o dal riconoscerlo legittimo papa. Cristo si fece baciare da Giuda: era forse una scena? QUI 

Il Vaticano ha mai smentito la vostra inchiesta? NO. Men che mai dal marzo 2021, quando l’avvocatessa Estefania Acosta ha pubblicato il suo volume giuridico che negava la validità della Declaratio come rinuncia.  QUI 

E Papa Benedetto vi ha mai smentito? NO. Nemmeno quando ci ha onorato di una sua risposta per lettera. Se fosse un ex papa avrebbe dovuto farlo certamente. Anzi, ci ha fornito l’unica risposta che poteva dare dalla sede impedita: “pur con ogni buon intento, non è proprio possibile ricevervi”, corredando la lettera del suo stemma da papa regnante.  QUI 

Quindi Benedetto usa una sorta di linguaggio velato? SI’. Lo abbiamo chiamato, per comodità, “Codice Ratzinger” ed è stato analizzato e certificato da diversi studiosi, linguisti, giuristi, psicologi, letterati, storici, latinisti. QUI 

E’ un linguaggio solo per specialisti, canonisti, teologi…? NO. Molti suoi messaggi sono alla portata di tutti, alcuni sono comprensibili perfino da un bambino di otto anni, come quando ripete che il papa è uno solo senza mai dire quale. Altri sono talmente diretti (i “Messaggi a km 0”, come li abbiamo chiamati) che non c’è nemmeno bisogno di interpretarli. QUI 

Altri sono invece piuttosto complessi? SI. Come il ”rompicapo della mozzetta rossa”, QUI  o il riferimento-chiave al papa medievale Benedetto VIII QUI  . Occorre un certo studio, ma il significato è lampante e inequivocabile.

Ma Benedetto non può parlare più chiaramente? NO. Egli è in sede impedita, situazione in cui non è libero di esprimersi, così usa lo stesso linguaggio di Gesù per far capire solo a chi “ha orecchie per intendere”. QUI

Vuole dunque fare una sorta di selezione fra i cattolici? SI’. In questo modo intende ”separare i credenti dai non credenti”, come da lui dichiarato all’Herder Korrespondenz questa estate.

Però Benedetto chiama talvolta Bergoglio “papa Francesco”. SI’. Ma non dice mai che lui E’ il papa. Peraltro c'è anche il papa Teodoro II che non è cattolico ma copto ortodosso. Lo chiama così perché Bergoglio FA il papa, esercita il potere, cosa che non ha nulla a che vedere con la sua legittimità, il suo ESSERE papa. E’ il papa illegittimo del ministero allargato.

Quindi Bergoglio è un antipapa? SI’, per forza. Perché il papa precedente è vivo e non abdicatario, quindi egli esercita abusivamente il potere pratico papale non avendone l’investitura di origine divina, il munus.

Bergoglio ha mai affrontato l’argomento? NO. Anzi, raccomanda in modo ossessivo di non “spettegolare”, presumibilmente nei suoi confronti. QUI 

Ma Bergoglio, come antipapa, è assistito dallo Spirito Santo? NO. In ottica di fede lo è solo il vero papa, sia ex cathedra, che nell’insegnamento ordinario (art. 892 del Catechismo). QUI 

Ufficialmente Bergoglio ha già cambiato la dottrina. SI’, con l’enciclica Amoris laetitia e il catechismo all’art 2267. QUI  Poi ha “eutanasizzato” la messa antica in latino, l’unica a totale garanzia di cattolicità. QUI 

Bergoglio è cattolico? NO. Ha una spiritualità tutta sua, che attinge a neoluteranesimo,  neoarianesimo, neopaganesimo, psicanalisi, esoterismo, modernismo, ecologismo ateo, sincretismo, gnosi, apocatastasi. Una concezione spirituale molto apprezzata dalla anticristiana massoneria, tanto che Bergoglio ha ricevuto una 70ina di lettere di apprezzamento da logge di tutto il mondo. QUI 

Questa nuova religione piace? SI’ perché estingue il senso del peccato, manda tutti in Paradiso, nutre l’emozionalità e si propone come una facile filosofia di vita. Ha lo stesso appeal di una dieta dimagrante a base di pizza e dolciumi, o di un investimento finanziario senza rischi, ma con ampi guadagni. Tuttavia, non è l’insegnamento di Cristo tramandato dalla Chiesa cattolica per 2000 anni.

Ma a questo punto, visto che piace, non possiamo tenerci la religione di Bergoglio? NO, non è corretto. Chi vuole credere al Bergogliesimo è liberissimo di farsi una chiesa per conto proprio. Ma cambiare la bimillenaria fede cattolica spacciandosi per cattolici si chiama “truffa”. E' illecito e non può venirne niente di buono.

I cattolici autentici, legati all’ortodossia, hanno capito tutti che Bergoglio non è il papa? NO. Non tutti. Solo una parte minoritaria che riconosce esplicitamente Benedetto XVI come papa. Gli altri sono i cosiddetti una cum, che parlano malissimo di Francesco, ma lo riconoscono come legittimo papa e probabilmente ci regaleranno un altro antipapa, dopo di lui, approvando un conclave spurio.

E’ una contraddizione parlare male di Francesco e riconoscerlo come papa? SI’. Perché il papa è assistito dallo Spirito Santo (anche nell’insegnamento ordinario) e quindi i cattolici non possono parlarne male, o sostenere che egli sia eretico, o nemico della fede, senza offendere la Terza Persona trinitaria.

Quindi l’unica spiegazione teologica è nel fatto che Bergoglio non è papa. SI’. Infatti, Bergoglio è “giustificato” a fare quel che fa, cioè demolire il Cattolicesimo, in quanto non è il papa. QUI 

Ci sono dei religiosi che hanno fatto dichiarazioni in questo senso? SI’. Tre vescovi emeriti (Lenga, Gracida, Negri) e diversi preti, monaci, frati, suore. Alcuni sono stati scomunicati senza processo canonico. QUI 

Quindi tutto ciò che ha fatto Bergoglio in nove anni è nullo? SI’. Sarà cancellato tutto, tranne qualche atto di ordinaria amministrazione.

Ci sarà uno scisma? SI’. E’ molto probabile, ma sarebbe un bene dato che buona parte del clero non è più cattolico, ha apostatato vari dogmi e ha acquisito istanze mondane e mondialiste del tutto contrarie alla fede cattolica.

Quindi papa Benedetto sta purificando la Chiesa? SI’. Con il suo sacrificio, che legalmente annichilisce l’usurpatore, ha già scismato gli eretici e i modernisti.

Resta dunque da capire a quale parte rimarrà la sede petrina. SI’. Molto dipenderà dai veri cattolici e dalla loro disponibilità a combattere per la vera fede. Per ora la “strada larga” (in discesa) offerta da Bergoglio fa comodo a molti. QUI 

Quindi una vera chiesa cattolica potrebbe risorgere dal nulla? SI’. La vera Chiesa potrebbe perdere tutto, il Vaticano, i denari, i tesori, i palazzi etc. “uscendo dalla sinagoga” come nei primi tempi del Cristianesimo. Ma la fede sarà salva e, nel tempo, risorgerà anche la struttura.

I cardinali possono fare qualcosa? SI’. Possono chiedere, ad esempio, un sinodo provinciale per fare luce sulla sede impedita del vescovo di Roma. Ma basterebbe loro semplicemente dire la verità, in blocco.

Sarebbero scomunicati? SI’, con ogni probabilità, ma la scomunica sarebbe invalida in quanto comminata da un antipapa. Poi dipende molto dalla “massa critica”: sarebbe un po’ dura per Bergoglio scomunicare una cinquantina di cardinali.  QUI 

I fedeli possono fare qualcosa? SI’. Anzi, la responsabilità è largamente in mano ai laici dato che il clero è sanzionabile. Possono diffondere la verità e pretendere chiarezza dai loro pastori. Possono disertare tutte le iniziative della Chiesa antipapale, come fecero i cattolici francesi nel 1790, facendo terra bruciata attorno al clero che aveva giurato fedeltà alla Rivoluzione.

Non è strano che nessuno dei media mainstream osi toccare l’argomento?  SI’. Ed è estremamente preoccupante.