Il Pdl paga i malumori interni: di nuovo giù nei sondaggi
Il Pdl paga le lotte intestine degli ultimi giorni. Le intenzioni di voto degli italiani dicono che il partito di Silvio Berlusconi è calato dell'1,1% nel giro di una settimana. I malumori di Giancarlo Galan, che ha proposto una scissione tra i nostalgici di Forza Italia e gli ultimi arrivati. Un passo indietro che riporterebbe il centrodestra indietro di quattro anni, quando Fini e Berlusconi unirono i loro partiti in un'entità unica. La nascita delle liste civiche sta creando frizioni all'interno del Pdl e lo stesso Berlusconi si è detto molto preoccupato in vista delle prossime elezioni amministrative. Monti scende ancora - I risultati del sondaggio settimanale realizzato da Emg per il Tg La7 di Mentana segnalano un ennesimo calo di consensi per Mario Monti. In sette giorni ancora una flessione dell'1% che si somma al -5% dell'ultima rilevazione. Il premier rimane comunque sopra la soglia di maggioranza assoluta, attestandosi al 55%. Il momento difficile del centrodestra aiuta Pd e Idv, entrambi in crescita dello 0,6%. Grande debacle, invece per Nichi Vendola: Sel ha perso lo 0,8%. L'elettorato di sinistra, insomma sta continuando il trend di spostamento verso posizioni meno radicali. Si muove il Terzo Polo - Il sondaggio ha evidenziato piccoli progressi per la triade Casini-Rutelli-Fini. Forse complice la proposta di modifica della legge elettorale, il leader dell'Udc ha guadagnato lo 0,3%, al pari di Fli. Lieve miglioramento anche per l'Api di Rutelli, nonostante la vicenda Lusi. Rimangono infine molto alte le percentuali di indecisi e intenzionati a disertare le urne. Sommati alle schede bianche, il partito degli insofferenti alla politica coinvolge quasi un elettore su due.