Il Trota Tosi lo attacca: in regione da raccomandato Lui: i voti me li sono guadagnati sul campo

Matteo Legnani

Polemiche in casa Lega, ultima puntata: questa volta a darsele, cioè a dirsele, sono il sindaco di Verona Flavio Tosi e Renzo Bossi, più noto come Il Trota.  Giorni fa Tosi, nel corso di un'intervista a La Zanzara su Radio24 aveva indicato Bossi junior o a candidarsi al Parlamento europeo “dove i voti bisogna conquistarseli", dicendo con un linguaggio diplomatico che Il trota alla Regione Lombardia ci è finito da raccomandato figlio di papà. Ieri, il figlio del Senatur ha voluto replicare e precisare di essersi "conquistato" i consensi che l’hanno portato al Pirellone. "I voti me li sono conquistati lavorando sul territorio in provincia di Brescia, dove ben 12.893 cittadini mi hanno voluto come loro rappresentante", ha messo in chiaro il consigliere, contattato al telefono. Il figlio del senatur si è definito un "semplice militante. Un titolo di cui vado fiero", ha precisato. "Spero che sia il pensiero di ciascun esponente del movimento - ha aggiunto - lavorare per la realizzazione del progetto della Lega. Per quanto riguarda il futuro - ha chiarito - sarà il movimento, come sempre, a decidere come utilizzarmi e io farò quello che il movimento mi chiederà".