Fini disprezzato dai suoi: il 61% non lo vuole leader

Andrea Tempestini

Gianfranco Fini, al congresso di Fli tenuto a Pietrasanta lo scorso fine settimana, aveva spiegato: "Possiamo cambiare la politica, ma non da soli". Un modo elegante per dire: Futuro e Libertà non conta nulla, e a testimoniarlo ci sono i sondaggi che lasciano alla creatura politica del presidente della Camera percentuali risicatissime e al di sotto del 3 per cento. Ma ora fa capolino un nuovo sondaggio, ancor più devastante per Gianfy: anche i suoi elettori lo disprezzano. Nel 2011 il 45% di chi votava per Fli non apprezzava il leader: una percentuale già di per sè preoccupante. Peccato che questa percentuale, nel giro di pochi mesi, sia schizzata al 61 per cento. Per Fini il declino è rapido, rapidissimo.   Tutti i dettagli sul quotidiano in edicola oggi, mercoledì 21 marzo