Il pronipote di Dracula

Silvia Tironi

Riposa in pace, nel convento dei Francescani di Bolzano, un ospite molto particolare,il principe di Moldova Petru Schiopul, discendente del conte Vlad, passato allastoria come conte Dracula. Per spiegare il motivo della sepoltura è necessariofare un passo indietro e tornare alla fine del sedicesimo secolo, precisamente al1594, anno in cui il  principe moldavo morì.Il pronipote del sanguinario ‘dragone’, veniva già descritto, nel 1588, dalpatriarca di Costantinopoli Geremia II Tranos come personaggio colto epoliglotta, eclettico negli interessi ed esperto melomane. Educato aCostantinopoli, riuscì a tener lontani i numerosi pretendenti grazieall'appoggio dell'Impero ottomano. Perse tuttavia per tre volte il trono diMoldavia e dovette rassegnarsi all'esilio, facendo rotta verso i Balcani.Soggiornò in diversi luoghi della penisola balcanica, in Turchia, in Ungheria, inPolonia, in Austria e infine in Italia. Con l'aiuto dei Gesuiti italiani cercòdi avvicinare la Chiesacattolica a quella ortodossa, allo scopo di creare un blocco cristiano controgli infedeli, sostenuto da papa Sisto V.  Nella penisola sviluppò i rapporti del suopaese con la Repubblicadi Venezia, con l'Inghilterra e con lo stesso Impero Ottomano. Infine, vecchioe ammalato, accompagnato dalla seconda moglie, una zingara di nome Irini, da unfiglio e da un nutrito seguito, scelse di stabilirsi a Bolzano, dove morì. Persecoli, le tracce del principe sono andate perdute, almeno fino al momento incui padre Willibald Hopfgartner, abate del Convento dei Francescani di Bolzano,attento studioso, ha reso noto che i suoi resti riposano in un avello copertoda una pietra sulla quale è scolpita una testa di uro, simbolo della Moldavia,ma anche del diavolo. Il demone, secondo la leggenda, sarebbe proprio «Pietrolo Zoppo», ossia il pronipote del conte più celebre della Transilvania.