Antipolitica di Palazzo
Ecco le riforme a 5 stelle:Grillo vuol tenersi il porcellum
di Franco Bechis Ogni volta che ne ha parlato Beppe Grillo è stato tranchant. L’ultima volta è accaduto domenica 21 aprile a Roma, durante la conferenza stampa alla Città dell’altra economia. «Legge elettorale?», si è chiesto il portavoce nazionale del Movimento 5 stelle, «tutti parlano di legge elettorale, ma ci si può mettere d’accordo in un attimo: i tre gruppi principali si riuniscono e abroghiamo il Porcellum. Ci mettiamo mezz’ora, poi andiamo a votare con la legge precedente». E invece mercoledì 24 aprile il Movimento 5 stelle ha presentato in Senato la sua proposta di legge elettorale. E a sorpresa la legge preferita è proprio il Porcellum, sia pure corretta in un solo punto, grazie all’introduzione di una preferenza. Il disegno di legge porta il numero 452, ha come primo firmatario il capogruppo M5s a Palazzo Madama, Vito Antonio Crimi ed è controfirmata in ordine alfabetico da tutti i senatori del gruppo: da Alberto Airola a Giuseppe Vacciano.