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La Rai scarica Miss Italia:cancellata dal palinsesto

La kermesse costa e non rende: così la televisione pubblica rinuncia a trasmettere il concorso che ha fatto decollare la carriera di decine di star

Andrea Tempestini
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di Francesca D'Angelo Prego, un minuto di silenzio per Miss Italia. Il celebre concorso di Rai Uno, che ogni anno segna la fine dell'estate con il suo ultimo scampolo di costumi e bellezze al bagno, starebbe per tirare le cuoia. Il primo a dare l'allarme è stato il settimanale Sorrisi e Canzoni Tv: nei palinsesti autunnali - si legge sul numero in edicola - non ci sarebbe traccia di Miss Italia. Né su Rai Uno né (ovviamente) sulle altre reti pubbliche. Una notizia di portata storica, che è stata in seguito confermata dai soliti ben informati che lavorano in Rai: a oggi, il concorsone di Patrizia Mirigliani non risulta in palinsesto. Quindi, come logica vuole, a oggi non ne è prevista la messa in onda a settembre. Tra l'altro, la stessa conduzione è ancora tutta da definire: l'ultimo presentatore, Fabrizio Frizzi,  non salirà nuovamente sul palco. E dell'erede non c'è traccia. Certo, all'evento mancano ancora cinque mesi e, trattandosi di un appuntamento storico, tutto può succedere. Ma cinque mesi sono, televisivamente parlando, un po' pochi per organizzare un evento complesso come quello di Miss Italia…  Insomma, tutti i fatti lascerebbero pensare che in Rai si stia seriamente pensando di staccare la spina a Miss Italia e spegnere i riflettori che, da oltre 70 anni, illuminano la più bella d'Italia. Se così fosse, si chiuderebbe un'epoca di cosce lunghe e goliardiche polemiche, tra femministe inviperite, lati B in esposizione, costumi ora sempre più corti, ora allungati in un rigurgito di pudore. Sarebbe una svolta epocale che, probabilmente, ergerebbe a Rai Uno a nume tutelare della figura femminile. Dopo aver progressivamente coperto le vallette dei propri game show (decisamente più vestite rispetto a quelle della concorrenza), adesso l'ammiraglia pubblica si disferebbe dell'unico programma vagamente assimilabile all'universo delle veline. Tra l'altro, in termini di  costi e benefici, non sarebbe una grave perdita: Miss Italia è un carrozzone costoso e gli ascolti dell'evento non sono immuni al generale calo dovuto alla nuova offerta multicanale del digitale terrestre.  Tuttavia va riconosciuto un merito a Miss Italia: a dispetto di ogni reality, è il vero ufficio di collocamento della televisione. Di anno in anno, infatti, il concorso ha sfornato, sì, delle gran bellezze ma anche dei volti spendibili tra le pieghe dei palinsesti. Basti pensare allo svariato numero di Miss ingaggiate nelle fiction, peraltro prevalentemente Rai: Francesca Chillemi ha conquistato sempre  più spazio nella serie Che Dio ci aiuti, oltre a esordire come protagonista nella (meno fortunata) Sposami; Anna Valle è affermatissima da anni; Edelfa Chiara Masciotta figura nella nota soap Le tre rose di Eva; Miriam Leone alterna conduzione e recitazione, fino a conquistare persino Sky, che l'ha voluta nel cast della nuova fiction 1992. E ancora: Cristina Chiabotto produce litri di plin plin; Elisa Isoardi è ormai un'affermata presentatrice Rai. Insomma, Miss Italia avrà sicuramente un costo ma è un evento che, diversamente da altri, ha saputo giustificare il proprio investimento. Al netto, naturalmente, delle varie polemiche.

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