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Infertilità, uomini sempre più colpiti: colpa dei telefonini in tasca e dell'inquinamento

Eliana Giusto
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Allarme infertilità per gli uomini di oggi. Se nel 1973 i maschi potevano contare su 99 milioni di spermatozoi per millilitro, nel 2011 sono scesi a 47,1 milioni. Un numero più che dimezzato in meno di 40 anni (59,3%) come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Human reproduction update, riportata da Milena Gabanelli sul Corriere della Sera.  Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità il numero minimo di spermatozoi è di quindici milioni per millilitro (quindi siamo ancora sopra il limite) ma il dato preoccupa per la velocità con cui è diminuito. Come si spiega il fenomeno? Sulla fertilità maschile incidono diversi fattori, in primis ambientali come l'inquinamento. E poi ci sono i telefonini: gli uomini per comodità li tengono nelle tasche anteriori dei pantaloni ma la forte vicinanza dello smartphone allo scroto può influire sullo stato di salute dei gameti: l'esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari, infatti, influisce sul livello di frammentazione del Dna e provoca una diminuzione della motilità degli spermatozoi. Ma a far male agli spermatozoi ci sono le condizioni lavorative: quelle che espongono a radiazioni, a sostanze tossiche o a microtraumi. E poi le sigarette.

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