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Arte e ricerca scientificacon una nuova prospettiva

Opera di Carlo Cossignani

Si terrà fino al 2 dicembre alla Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea una mostra collettiva che promuove la sensibilizzazione alla conoscenza dei una particolare patologia oncoematologica, il mieloma multiplo

Maria Rita Montebelli
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Arte e scienza unite per cambiare il modo di parlare delle malattie, e in particolare del mieloma multiplo, invitano a cambiare la prospettiva: fino al 2 dicembre la Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea ospiterà la mostra collettiva ‘New perspective', un'iniziativa dal valore sociale unico promossa dall'Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma (Ail), con il supporto di Takeda, con il patrocinio del comune di Roma, della regione Lazio, della Società italiana di ematologia (Sie), della fondazione Gimema e con l'egida dello European myeloma research network. Curata da Denis Curti New Perspective ha debuttato durante la triennale di Milano e presenta installazioni, fotografie e video di 21 artisti le cui opere porteranno i visitatori a guardare la realtà, spesso difficile, da un'angolazione inedita per arrivare a comprendere come le prospettive di un malato di mieloma multiplo possano essere diverse, come le ricerche possano migliorare la qualità di vita e dare una nuova visione della quotidianità. A caratterizzare l'inedita iniziativa è la sensibilizzazione alla conoscenza del mieloma multiplo e lo scopo benefico, infatti i proventi ricavati dalla vendita dei biglietti e del catalogo saranno devoluti a sostegno di progetti Ail destinati a pazienti affetti da mieloma multiplo.“Un gruppo di artisti – afferma Denis Curti – dotati di un particolare sismografo interiore, riesce a svelare punti di vista inediti sul mondo accompagnandoci all'interno di uno sviluppo armonico capace di misurare una quantità umana senza peso specifico”.  Ail ha scelto l'arte contemporanea per informare con un linguaggio capace di segnalare nuove prospettive, nuove speranze, nuove percezioni nei confronti della malattia. Uno dei compiti degli artisti è infatti quello di registrare i cambiamenti della società con occhi nuovi e di stimolare un'inedita visione del mondo, oltre a percepire la realtà da un diverso orizzonte cognitivo. Uno dei valori aggiunti di New Perspective risiede nel suo carattere interattivo, con percorsi di riflessione e d'interpretazione che si autoalimentano grazie all'intervento del visitatore, con opere che vivono di una doppia identità a seconda della prospettiva da cui le si guardano. “L'Ail - ha dichiarato il professor Sergio Amadori, presidente nazionale Ail - da sempre in prima fila nella lotta contro i tumori del sangue grazie all'opera delle sue 81 sezioni provinciali, è grata ai promotori di New perspective e agli illustri artisti che vi partecipano, poiché essa ha l'obiettivo di sensibilizzare sul mieloma multiplo, affidando al ricchissimo linguaggio dell'arte il compito di offrire una nuova percezione della difficile realtà della malattia. Conferendo all'esperienza dei pazienti e dei loro familiari nuovi significati e presentando, al contempo, punti di vista inediti, nonché forieri di speranza, New perspective, in accordo con la mission di Ail, pone al centro dell'attenzione il malato e le sue necessità, non dimenticando naturalmente il ruolo essenziale della ricerca scientifica nel raggiungimento dei traguardi futuri”.  Traguardi notevoli sono stati raggiunti in questi ultimi anni per quel che riguarda la cura, e quindi l'aspettativa di vita, nel caso del mieloma multiplo. "Questo tipo di tumore ha visto un particolare fiorire sia della ricerca in campo genomico – ha spiegato Massimo Offidani, dirigente medico clinica di ematologia, Ospedali riuniti di Ancona – sia delle nuove terapie. Negli ultimi dieci anni, infatti, non c'è stata nessuna patologia ematologica e oncologica in cui sia stato registrato uno sviluppo così importante di nuovi farmaci. Mentre negli anni Ottanta la sopravvivenza media dei pazienti era di circa 36 mesi, ora si assiste a un'aspettativa di vita che va verso i 7 anni e più. La malattia può comunque essere controllata bene per un tempo molto lungo, anche se poi avrà delle ricadute. Con le condivisioni dei nuovi farmaci stiamo andando quindi verso un traguardo ambizioso: quello della guarigione totale – senza pericolo di recidive – del paziente. Un traguardo che il lavoro costante e gli sforzi dei nostri ricercatori sta facendo diventare sempre più probabile all'orizzonte."  “Salute e arte – ha sottolineato Rita Cataldo, amministratore delegato Takeda Italia – procedono una accanto all'altra nella mostra New perspective di Ail, che Takeda ha voluto sostenere. Crediamo nelle iniziative condotte da Ail, sostenendo il loro impegno costante come punto di riferimento per i pazienti nella lotta contro le patologie onco-ematologiche. Attraverso le opere della mostra, vogliamo invitare il pubblico a guardare la realtà con occhi diversi e a scoprire, così, nuovi orizzonti. Un invito alla riflessione su un tema, quello delle nuove prospettive così soggettivo e personale. Per noi che operiamo nel campo dell'oncoematologia, questo è un elemento chiave – ha continuato Cataldo – circa 5 mila persone ogni anno si ammalano di mieloma multiplo e crediamo che, con il nostro impegno, si possa fare la differenza per cercare di migliorare il futuro di ognuna di loro. Takeda si unisce quindi ad Ail in questa iniziativa, sotto l'egida delle più importanti società scientifiche, con un unico obiettivo comune: supportare il paziente nella sua battaglia quotidiana con la malattia e rendere disponibili nuovi approcci terapeutici efficaci e sicuri. Con il nostro lavoro vogliamo dare valore al tempo del paziente perché siamo convinti che ogni singolo istante possa fare la differenza. Nuove prospettive di spazio, ma soprattutto di tempo”. (MATILDE SCUDERI)

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