Bayer. Sesso tra adolescenti,l'importanza dell'informazione
Nonostante un accesso più libero all'informazione in ambito sessuale, il numero di gravidanze indesiderate tra gli adolescenti continua ad essere elevato. Lo confermano i dati di Gfk Health
Secondo uno studio condotto dall'istituto di ricerche sociali e di mercato Gfk Health e supportato da Bayer, sono sempre più numerosi i giovani che, in svariate parti del mondo, hanno facile accesso alle informazioni relative alla sessualità e alla contraccezione. Oltre 3 mila adolescenti sono stati intervistati in merito alle loro attitudini in ambito sessuale ma, nonostante il confortante dato relativo alla maggiore disponibilità di informazioni, rimane piuttosto elevato il numero di gravidanze indesiderate tra le adolescenti. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono circa 208 milioni le gravidanze annue in tutto il mondo; il 41 per cento di esse rappresenta gravidanze non programmate, di cui l'11 per cento dei casi riguarda donne tra i 15 e i 19 anni di età, per un totale di circa 16 milioni di gravidanze adolescenziali l'anno. Un dato allarmante riguarda il 25 per cento degli intervistati, i quali considerano improbabile l'eventualità di una gravidanza, quindi non fanno uso di contraccettivi. E sempre secondo quanto emerge dallo studio, in molti Paesi l'educazione sessuale è trasferita prevalentemente nelle scuole, non riscuotendo grande successo tra gli adolescenti e prediligendo un paritario confronto sull'argomento che li porta a documentarsi in rete. “La Giornata mondiale della contraccezione favorisce l'apertura al dialogo con gli adolescenti per informarli correttamente e in maniera responsabile riguardo la pianificazione familiare”, ha affermato Michael Devoy, chief medical officer di Bayer AG. È inoltre fondamentale instaurare un dialogo a livello politico coinvolgendo anche le autorità in modo da conseguire importanti risultati quali l'accesso incondizionato ai contraccettivi dunque la diffusione di una maggiore consapevolezza in termini di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Quattordici partner internazionali hanno formato la coalizione per la Giornata mondiale della contraccezione, sponsorizzata da Bayer, per sostenere questi obiettivi. Gfk Health ha condotto un sondaggio online a proposito di sesso e contraccezione coinvolgendo 3013 giovani di età compresa tra i 13 e i 25 anni in 15 Paesi di Europa, Africa, Asia-Pacifico, America Latina e Nord America. Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere a varie domande e di esaminare dichiarazioni, ottenendo così una conoscenza più approfondita del punto di vista, delle esperienze e delle opinioni dei giovani. In Italia il sondaggio è stato condotto tra giovani dai 18 ai 25 anni: l'85 per cento degli intervistati ha dichiarato di essere sessualmente attivo, la metà era single, l'altra metà ha dichiarato di avere una relazione e solo lo 0,5 per cento era sposato. La metà degli intervistati ha dichiarato di considerare i contraccettivi uno degli aspetti più importanti del rapporto sessuale e la maggior parte di preferire i rapporti protetti. Tuttavia, il 57,1 per cento ha ammesso di aver avuto rapporti non protetti. Le ragioni sono svariate: molti hanno volutamente scelto di non utilizzare protezioni e affidarsi alla fortuna, mentre oltre il 40 per cento di non aver avuto alcun metodo di contraccezione disponibile al momento. Per il 56,5 per cento dei giovani l'utilizzo di protezioni per non doversi preoccupare di gravidanze non desiderate o malattie sessualmente trasmissibili è un fattore determinante alla base del rapporto sessuale, mentre per il 67,5 per cento è più importante avere un rapporto con una persona di cui si è innamorati. Il 77,1 per cento ha affermato di non vergognarsi di parlare di contraccezione con il partner. Il 12,4 per cento ha dichiarato di non chiedere nulla a riguardo perché ciascuno è responsabile di se stesso. Il 73 per cento dei partecipanti era d'accordo o molto d'accordo sul fatto che i rapporti sessuali protetti fossero più divertenti perché più rilassati e passionali. Tuttavia il 57,1 per cento dei partecipanti sessualmente attivi ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali non protetti (il 62 per cento delle donne). Perché? · Il 41,2 per cento non aveva alcun contraccettivo disponibile in quel momento (il 57,1 per cento dei partecipanti al di sotto dei 20 anni di età). · Il 29,9 per cento ha deciso di rischiare (il 47,6 per cento dei partecipanti al di sotto dei 20 anni di età). · Il 18,6 per cento pensava che l'eventualità di una gravidanza fosse improbabile o ha dichiarato di non amare l'utilizzo dei contraccettivi in generale (fino al 38,1 per cento dei partecipanti al di sotto dei 20 anni di età). · Il 14,4 per cento ha dichiarato di non aver voluto rovinare il divertimento. · Il 13,4 per cento si è affidato alla fortuna come per esperienze passate. · Solo il 4,1 per cento era in cerca di una gravidanza. Oltre il 90 per cento era d'accordo o molto d'accordo sul fatto che i contraccettivi dovrebbero essere gratuiti per tutti e dovrebbero diventare un argomento meno tabù. La possibilità di influenzare il processo educativo e di conoscenza tramite internet, dove la maggior parte dei giovani cerca ulteriori risposte, ha un potenziale enorme. La maggior parte degli italiani ha affermato di aver appreso più informazioni riguardo al sesso e ai contraccettivi attraverso gli amici e i siti educativi che non la scuola. L'82,5 per cento era d'accordo o molto d'accordo sul fatto che l'educazione sessuale a scuola fosse insufficiente e solo il 40,5 per cento ha dichiarato di aver ottenuto informazioni sui contraccettivi a scuola. In quali modi hanno ottenuto informazioni? · Il 48 per cento dagli amici · Il 47,5 per cento da siti educativi (il 58,1 per cento delle donne) · Il 30 per cento dal porno (il 43 per cento degli uomini) · Il 28 per cento dai genitori · Il 25 per cento da libri o riviste · Il 24,5 per cento dal ragazzo o dalla ragazza (il 34,4 per cento delle donne) Per trovare ulteriori informazioni, l'89 per cento si è rivolto a internet, il 48,5 per cento ha chiesto agli amici e il 21 per cento ha chiesto a fornitori di servizi sanitari (il 28 per cento delle donne). La maggior parte dei giovani italiani conosce solo qualche opzione contraccettiva, anche se quasi il 93 per cento era d'accordo o molto d'accordo sul fatto che tutte le opzioni dovrebbero essere di più facile accesso. Circa l'80 per cento dei partecipanti sapeva che il coito interrotto (79 per cento) e la consapevolezza dei periodi fertili (81 per cento) non sono metodi contraccettivi sicuri (contro solo il 6 per cento e il 9,5 per cento degli intervistati che consideravano rispettivamente il coito interrotto e la conoscenza dei periodi fertili metodi sicuri). I metodi ritenuti più sicuri erano il preservativo e la pillola (rispettivamente dal 93 per cento e dall'88 per cento degli intervistati), seguiti dalla pillola del giorno dopo, 55,5 per cento e dall'anello vaginale, 39,5 per cento. La maggior parte delle opzioni contraccettive erano molto meno conosciute: · Il 66 per cento non conosceva il cappuccio cervicale. · Il 62 per cento non conosceva l'impianto sottocutaneo. · Il 61 per cento non conosceva il sistema intrauterino (Ius). · Il 58 per cento non conosceva le iniezioni anticoncezionali. · Meno della metà dei partecipanti non conosceva il diaframma (49,5 per cento), la spirale intrauterina (Iud) (47,5 per cento) e il cerotto anticoncezionale (45 per cento). Il 40,5 per cento era fortemente in disaccordo sul fatto che il sesso fosse importante solo per fini riproduttivi. Circa l'80,5 per cento era d'accordo o molto d'accordo sul fatto che i media dovrebbero mostrare un'immagine più realistica del sesso e della contraccezione. Il 53,5 per cento dei giovani italiani ha affermato che sarebbe inaccettabile rifiutare di utilizzare contraccettivi. Altri aspetti inaccettabili? · Il 78 per cento non potrebbe sopportare la mancanza di igiene o un odore corporeo molto forte. · Il 62 per cento non potrebbe sopportare che il partner continui a controllare il telefono (fino al 71 per cento per le donne). · Il 57,5 per cento non potrebbe sopportare atteggiamenti egoistici (fino al 67,7 per cento per le donne). · Il 51 per cento non potrebbe sopportare di essere chiamato col nome sbagliato. I risultati del rapporto Youth and contraception report: a survey of global youth perceptions of sex and contraception possono fornire preziose informazioni e influenzare i continui sforzi a livello globale per aiutare i giovani nella prevenzione di gravidanze indesiderate. (FEDERICA BARTOLI)