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Matteo Renzi premier offre una poltrona a Enrico Letta: Farnesina o Commissione Ue

Giulio Bucchi
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Chiamatelo "contentino". Di sicuro, sia per questione di immagine sia per un conto "di pesi e contrappesi", Matteo Renzi e i suoi stanno studiando come "garantire una uscita di scena onorevole a Enrico Letta". La staffetta a Palazzo Chigi è cosa praticamente fatta, come sempre nella politica italiana bisogna trovare una sistemazione a chi sarà costretto a cedere la poltrona più prestigiosa. Secondo Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera sarebbe stato il centrista Bruno Tabacci, a colloquio con il segretario del Pd e futuro premier a largo del Nazareno, a suggerire a Renzi una opzione: "Noi democristiani in questi casi risolvevamo la questione con l'offerta del ministero degli Esteri". Che Letta sia "tagliato" per la Farnesina non è idea originale, anzi. Esattamente come Mario Monti, il quasi ex premier è forse più stimato negli ambienti (e nei salotti) esteri che in Patria. Tanto che l'altra strada è quella di concedere a Letta un "lasciapassare" per fare il commissario Ue. "Proposte indegne" - Quasi una beffa, visto che l'obiettivo di Enrico era quello di restare in carica per il semestre europeo di presidenza italiana. "Tutte cose che respingo categoricamente - faceva sapere un premier mai così adirato -. Chi le propone prova ad applicarmi standard etici e di dignità della politica che forse appartengono a chi le immagina, ma non a me". Una furia, Letta, tentato di vuotare il sacco in una conferenza stampa piena di veleno e macigni da togliersi dallo stomaco. Solo il presidente Giorgio Napolitano potrebbe impedire al presidente del Consiglio di svergognare pubblicamente il rivale-successore. Parola d'ordine: Un po' di contegno, ragazzi.  

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