Elezioni, Berlusconi: "Ho un piano pazzo per vincerle"
Dice di avere "un piano". Addirittura "un piano un po' pazzo". Ma, aggiunge, "io sono un ottimista". E' un Silvio Berlusconi in gran forma quello che parla al Corriere sulle prospettive politiche sue e di Forza Italia. Quel piano, però, non lo vuole ancora rivelare: "E' prematuro" dice. Anche perchè, assicura, Si andrà alle urne (quelle vere, quelle delle politiche che manderanno a casa Enrico Letta) tra più di un anno: a primavera 2015. Perchè al Cav serve tempo, per mettere a posto il suo partito, nel quale Giovanni Toti è solo il primo tassello. Ma soprattutto per sperare che Grillo si rovini con le sue mani, magari già a partire dal risultato delle elezioni europee, a furia di insulti ed eccessi come quelli che negli ultimi giorni hanno visto protagonisti i suoi parlamentari alla Camera e i suoi militanti su internet. L'obiettivo è arrivare a quel 37% che con l'Italicum consentirebbe a Forza Italia di governare da sola, senza partitini in mezzo alle scatole. "Un risultato - spiega Berlusconi- che io ho già ottenuto nel 2008, quando come coalizione raggiungemmo il 46% e rotti e come partito il 37 e passa. Però, da allora, è successo un fatto, che è arrivato Grillo a portarsi via quasi un quarto dei voti abbassando inevitabilmente i voti a disposizione di destra e sinistra. Oggi quel 37% è molto difficile da raggiungere da parte di un solo partito". Ed è per questo che al Cavaliere serve tempo, almeno un anno, per puntare al risultatao grosso. La speranza, continua, "è che il Partito democratico di Renzi da una parte e Forza Italia dall'altra possano in quest'anno operare in maniera tale da poter arrivare all'appuntamento della prossima campagn elettorale così forti da poter puntare da soli e senza partitini al 37%. Che sommato al premio di maggioranza del 15% che abbiamo fissato con l'Italicum, permetta a un solo partito di governare senza condizionamenti". Casini è avvertito: non è detto che il Cavaliere se lo riprenda a bordo.