Cottarelli scappa dal Quirinale, la voce clamorosa al Quirinale
Un fallimento clamoroso. Potrebbe esserci questo dietro la "fuga" del premier incaricato Carlo Cottarelli dal Quirinale, subito dopo l'incontro con Mattarella, al quale avrebbe dovuto mostrare la lista dei ministri. Mister Spending Review ha svicolato dalla sala stampa gremita di giornalisti e si è allontanato verosimilmente con destinazione Montecitorio, dove gli è stato allestito un ufficio proprio per lavorare al governo. Poco dopo, il portavoce della presidenza della Repubblica si è presentato alla stampa spiegando che Cottarelli e Mattarella si vedranno nuovamente domani. Le ipotesi per spiegare la scelta davvero irrituale sono diverse, in primis quella che il capo dello Stato abbia nuovamente individuato qualcosa che non lo convinceva nei nomi presentatigli da Cottarelli. Ipotesi verosimile non fosse che il governo neutrale per forza di cose è ampiamente condiviso da presidente e premier incaricato, ed è assai poco probabile che uno dei due "faccia una sorpresa" all'altro. Molto più probabile, invece, un'altra spiegazione: dopo che tutti i partiti hanno detto che non voteranno la fiducia al governo Cottarelli e dopo che anche il Pd ha dichiarato che si sarebbe astenuto, il premier incaricato e il capo dello Stato devono essersi chiesti quale senso avrebbe avuto costruire un governo con tante personalità importanti per poi portare tutto al macero e tornare al voto dopo poche settimane. Voci accreditate dicono che Cottarelli tornerà sì al Quirinale domani, ma per rimettere il mandato al capo dello Stato. Intanto, il premier incaricato starebbe tenendo "consultazioni informali" a Montecitorio, tastando ancora una volta il polso delle forze politiche. Secondo fonti del Quirinale, Carlo Cottarelli avrebbe avuto bisogno di più tempo per valutare i nomi dei ministri contenuti nella lista, considerate anche le poche ore che ha avuto a sua disposizione per lavorare alla squadra e verificare l'effettiva disponibilità dei convocati. Leggi anche: Carlo Cottarelli al Colle con la lista dei ministri, poi sparisce nel nulla