Alessandro Di Battista, il padre Vittorio indagato per minacce a Sergio Mattarella
Una mossa controversa, certo, quella di Sergio Mattarella, il presidente che ha fatto saltare il governo Lega-M5s per il veto su Paolo Savona. Una mossa che però non giustifica gli orrori della rete, tra insulti brutali, minacce di morte e l'augurio di far la fine del fratello, Pier Santi, vittima di mafia. Un orrore tale da spingere la procura di Roma ad indagare. E tra gli indagati spunta anche Vittorio Di Battista, il padre del grillino Alessandro Di Battista, che nel recente passato si è distinto per una serie di violenti deliri contro la vittima politica di turno. Il nome di Dibba senior è infatti iscritto nel registro degli indagati per la violazione dell'articolo 378 che punisce "le offese al prestigio e all'onore del capo dello Stato". Leggi anche: Dibba fuori controllo, insulta pure la Meloni Il post per il quel risulta indagato, però, risale a qualche giorno fa, al 23 maggio, quando sotto al titolo "I dolori di mister allegria" minacciava Mattarella. "È il papà di tutti noi. È quello che si preoccupa di varare un governo. È quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo. Poveretto, quanto lo capisco", premetteva. Dunque, Dibba senior aggiungeva: "Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero. Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa. Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumuli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia. Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue. Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni. Arricchirebbe di democrazia questo povero Paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate. Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature". Minacce, belle e buone. In pieno stile grillino. Minacce che ora gli costano un'inchiesta.