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Giuseppe Conte, la tegola dai social: nel 2013 difese il metodo stamina di Davide Vannoni

Matteo Legnani
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Non c'è solo la grana New York University per il premier designato Giuseppe Conte. Un perfezionamento degli studi nell'ateneo newyorkese che non risulta all'ateneo stesso, scondo quanto ha scritto il New York Times. Dai social arriva infatti un'altra accusa al professore per il sostegno che nel 2013 avrebbe dato al metodo stamina ideato da Davide Vannoni: un vecchio "pallino" di una parte dei 5 Stelle, che per un certo periodo sostennero il protocollo di cura che venne smentito dall'intera comunità scientifica mondiale e poi dalle inchieste della magistratura italiana. Nel 2013 Conte ha rappresentato una famiglia che si batteva in tribunale perchè la la figlia, affetta da una grave malattia, potesse avere accesso al metodo stamina: "Questo risultato costituisce l'affermazione di un principio di civiltà giuridica: il diritto di Sofia, e di chiunque si trovi nella sua medesima condizione, di proseguire nel trattamento terapeutico concordato con i responsabili sanitari e per il quale è stato prestato specifico consenso informato. Confido pertanto che il completamento dell'intero ciclo di cure avvenga secondo il protocollo prestabilito", scriveva nel marzo 2013, in un comunicato congiunto con il ministero della Salute, Giuseppe Conte, in veste di avvocato dei genitori della piccola Sofia". Leggi anche: Conte, tutto quel che non torna: il mistero dei suoi libri, l'ombra di Napolitano

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