Bonino sui marò"non sono sicura della loro innocenza"E Terzi va su tutte le furie
Il ministro degli Esteri sui due militari arrestati in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori. Il predecessore: devono essere giudicati in Italia
Da Emma Bonino una pugnalata per i marò prigionieri in India. "Non è accertata la colpevolezza e non è accertata l'innocenza. I processi servono a questo". La precisazione è apparsa sullo spazio della pagina facebook creata per "ospitare pareri e commenti sulla vicenda che ha coinvolto i due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre accusati di aver ucciso due pescatori indiani e prigionieri dal febbraio del 2012. Ma è stata una frase che ha fatto infuriare il predecessore della Bonino Giulio Terzi di Sant'Agata che su twitter ha scritto, "Credo nella loro innocenza perché l'hanno affermata sin da inizio. Perché le nostre istituzioni pongono ora dubbi legittimando il processo in India?". Secondo Terzi un'eventuale condanna sarebbe illegittima. E sempre su twitter Terzi spiega: "Certo che ci vuole un processo, ma è legittimo solo se lo Stato ha giurisdizione. E l'India non ce l'ha, il fatto è avvenuto in acque internazionali. E' ovvio che occorre il processo ma in Italia".