Quirinale, colpo di coda di Pdl e Monti: Cancellieri al Colle
Il nome del candidato del Pd al Quirinale è di quelli che più divisivo non si può: Romano Prodi. E di fatti, Pdl, Lega, Scelta Civica e, almeno alla terza votazione, M5s non lo voteranno. Il centrodestra e i montiani non stanno di certo a guardare e si tentano il colpo di coda, candidando al Colle un personalità di spessore, uno dei migliori ministri del governo tecnico di Monti, stimata da tutto l'arco costituzionale: Anna Maria Cancellieri. Pdl pronto a votarla - Lo ha proposto Monti, ma è un'ipotesi su cui sarebbe pronto a convergere anche il Pdl, come spiega Maurizio Gasparri: "Ieri c'è stato un incontro tra Scelta civica e Pdl e ci è stato proposto di convergere sulla Cancellieri ed è una valutazione che faremo più tardi", ha spiegato. Una scelta che secondo il senatore del Pdl servirebbe, in prospettiva, "ad aprire un dialogo con un'area alternativa alla sinistra". La sfida al Pd - Starà poi al Pd spiegare agli italiani il perché si è preferito puntare su Romano Prodi, un residuo della Prima Repubblica, leader dell'antiberlusconismo per due decenni e quindi non di certo il presidente della pacificazione nazionale così tanto evocato e di cui avremmo bisogno. Non era il Pd a volere un presidente fuori dalle logiche partitiche, lontana dai poteri forti, magari donna, nel nome del rinnovamento? Bene, ora ce l'hanno: si chiama Anna Maria Cancellieri. Riuscirà il Pd a resistere alla fortissima tentazione di occupare militarmente, come al solito, tutte le cariche istituzionali disponibili. Sono aperte le scommesse.