Maurizio Gasparri, l'ultimo moicano di Forza Italia: per i gay si schiera contro tutti i vertici del suo partito
Maurizio Gasparri contro tutti, o quasi. Contro tutti gli azzurri di Forza Italia. Al solito il senatore si fa sentire su Twitter. Lo fa nella serata di martedì 7 ottobre, al termine della convulsa giornata in cui Angelino Alfano ha chiesto ai prefetti di annullare le nozze gay iscritte nei registri comunali. Per una volta, Gasparri, si schiera con Alfano (uno tra i tanti retweet: "Sostegno ad Alfano dopo attacchi feroci perché vuole far rispettare la legge: matrimoni gay all'estero non validi in Italia. #iostoconAlfano"). Il punto è che, seppur con alcuni distinguo, il suo partito sembra avere opinioni differenti. Poche ore prima, infatti, Mara Carfagna veniva nominata a capo del dipartimento azzurro "Libertà civili e diritti umani", mentre poche ore dopo Francesca Pascale attaccava con parole durissime lo stesso Alfano proprio per la questione dei matrimoni gay. La fidanzata di Silvio Berlusconi definiva il leader di Ncd un "perdente di successo" che "sfrutta subdolamente" la religione contro gli omosessuali. Un situazione intricata, per Gasparri, che svicola da quella che sembra essere la linea di Forza Italia. Come detto, il dissenso viaggia su Twitter, dove con una pioggia di cinguettii mette i proverbiali puntini sulle "i". Per primo si rivolge alla neo-nominata Carfagna, alle quale rivolge un accorato appello contro le "dittature del pensiero unico": Lo dico a @mara_carfagna con trasparenza no a dittature pensiero unico no matrimoni e adozioni gay, dibattito, no imposizioni causa di caos— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 7 Ottobre 2014 Poi Gasparri si rivolge direttamente a Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, ricordandogli come parlare troppo, anzi "solo", di matrimoni gay si traduce in cattive notizie nei sondaggi: @GiovanniToti se parliamo solo di gay poi anche i sondaggi della Ghisleri sono severi— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 7 Ottobre 2014 Infine l'ultimo accorato appello, rivolto ai vertici-tutti del suo partito (Toti, Brunetta, Romani, Gelmini, Carfagna), in cui polemicamente l'ultimo moicano Gasparri chiede a Forza Italia, piuttosto che degli omosessuali, di occuparsi di tasse, Tasi e famiglia. Così: @GiovanniToti @renatobrunetta @_paolo_romani_ @msgelmini @mara_carfagna 16 ottobre casa Day @forza_italia contro Tasi su casa e famiglie?— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 7 Ottobre 2014