Nell'affaire Monte dei Paschi spunta la parolina tangente. Una stecca da centinaia di milioni. Secondo le ipotesi investigative sarebbe stata pagata Una maxitangente da un miliardo e 200 milioni di euro spezzettata su più conti di più personaggi che hanno avuto un ruolo nell'acquisizione di Antonveneta. I protagonisti dell'operazione avrebbero fatto rientrare anche attraverso prestanome ingenti somme che gli inquirenti sospettano che arrivino dal compenso illegale per l'operazione che ha portato alla bancarotta Mps. Ed è su anche su questo che si indaga, su alcuni clienti "privilegiati" e sui loro guadagni. Grillo attacca Profumo davanti agli azionisti Mps Guarda il video dell'intervento su LiberoTv Beppe Grillo arriva a Siena. E trovandosi nella città del Monte dei Paschi non può che parlare dello scandalo. E lo fa proprio partecipando all'assemblea degli azionisti dell'istituto bancario. Il tema è caldo e la campagna elettorale passa da Siena. Grillo attacca subito il presidente della Banca: "Alessandro Profumo lo conosco, è di Genova come me, faceva il casellante e studiava la notte. Ma ha un curriculum completamente inadatto per questo ruolo perchè è indagato per frode fiscale; oppure potrebbe essere quello giusto in questa situazione”. Grillo è un fiume in piena e continua a martellare su Mps, richiamando anche altri crack finanziari degli ultimi anni: "Quello che hanno fatto alla banca è peggio della tangentopoli di Craxi e di Parmalat insieme. Hanno fatto di un partito una banca e di una banca un partito”. Lo ha detto Beppe Grillo arrivando a Siena per l’assemblea straordinaria di Mps, dove il leader del Movimento 5 Stelle partecipa con la delega, ha precisato, di “un amico che soffre”, titolare di cento azioni e che “ha già perso 30 euro”. “Ci sono assolute responsabilità della politica, che si chiamano prima Ds e poi Pd, che nella Fondazione hanno messo i loro uomini”. Mussari incapace come Profumo - Sull'ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari, Grillo ha commentato: “E' un incompetente e lo hanno messo lì a fare il linoleum, non sa nulla di banche, non sa neppure che cos'è un bonifico”. “Mussari non capisce nulla di banche: ha disintegrato la banca di Siena e poi lo hanno eletto presidente dell’Abi”, ha aggiunto il comico genovese. Grillo ha poi coglie l'occasione per infilzare Bersani e tutto il centrosinistra: “Serve una commissione d’inchiesta che prenda gli ultimi segretari dei Ds e dei Pd, dal 1995 ad oggi e si faccia dire dove sono andati a finire 14 miliardi di euro. Ci devono dare delle risposte”. Sul nuovo vertice della banca, Grillo ha osservato: “Profumo è un uomo in gamba, che si è fatto da sè ed ha le referenze giuste, visto che è indagato per frode fiscale. E’ stato chiamato a fare il lavoro giusto: è arrivato e la prima cosa che ha fatto è stato licenziare 4 mila persone e non ha denunciato i ladri”. Al leader del Movimento Cinque Stelle risponde comunque lo stesso Profumo che respinge ogni accusa: "Poi mi dirà dove ha preso quelle cifre. Non abbiamo assolutamente questo buco".