Expo, Bruti Liberati: "Robledo non c'è perché non ha condiviso l'inchiesta"

di Lucia Espositodomenica 11 maggio 2014
Expo, Bruti Liberati: "Robledo non c'è perché non ha condiviso l'inchiesta"
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Nell'inchiesta Expo c'è spazio anche per un nuovo atto della guerra in corso nella Procura di Milano. L'inchiesta è stata guidata da un pm del pool guidato da Ilda Boccassini, il sostituto procuratore Claudio Gittardi, e da uno del gruppo diretto da Alfredo Robledo, Antonio D’Alessio. Tuttavia Robledo non era presente alla conferenza stampa perché ha spiegato il procuratore Edmondo Bruti Liberati, "l’indagine non è firmata anche da lui in quanto non ha condiviso l’impostazione: per questa ragione oggi non è qui con noi". Insomma un altro gesto forte di rottura, segno evidente della frattura che si è creata nel Palazzo di giustizia milanese. Robledo è lo stesso procuratore aggiunto che ha presentato un esposto al Csm per segnalare irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli. Come quello relativo al caso Ruby, assegnato a Ilda Boccassini che, secondo lui,  come capo dell'antimafia non aveva alcuna competenza specifica. Robledo ha segnalato anche il caso della privatizzazione di una quota della Sea da parte della giunta di sinistra che governa Milano affidato al pool reati finanziari e poi dimenticato in cassaforte per mesi. Il fatto che questa mattina Robledo non è sfuggito ai cronisti ai quali lo steso procuratore capo ha spiegato le motivazioni della sua assenza. Nessun commento. Ma mai come in questo caso, parlano i fatti.  .