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Il bonus Irpef di Renzi: ecco che fine farà

Ignazio Stagno
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Matteo Renzi non si gioca la faccia come dice lui sulla Riforma del Senato, ma su quel bonus in busta paga da 80 euro promesso per maggio. La televendita al rottamtore può costare cara. Le promesse si rispettano e in via XX settembre, Padoan e i tecnici del ministero non hanno ancora trovato le coperture per dare il semaforo verde alla "mancia" di Matteo. Preoccupazione al Tesoro - Secondo alcune indiscrezioni infatti il Tesoro avrebbe trovato le coperture per il regalino di maggio, ma non fino a gennaio 2015. Infatti come racconta Dagospia, Padoan avrebbe chiesto a Renzi di rimangiarsi entro Natale la "promessa delle promesse" perchè non è sostenibile nel 2015. Insomma a quanto pare Padoan ha accettato di ribaltare i conti per la "mancia elettorale" di Renzi in vista delle Europee ma non è disposto a falro nel 2015. La mossa degli ottanta euro pare proprio una sorta di furbata in vista delle europee che per Renzi sono un banco di prova importante. Superato l'ostacolo delle urne il governo tirerà i remi in barca e gli 80 euro scompariranno dalle buste paga.  La retromarcia - "Alla fine sono tagli lineari, bisogna ammetterlo", spiega un alto funzionario dell'Economia a Dagospia. Che poi anticipa i tagli già in cantiere: sforbiciate sulla spesa sanitaria (quasi un miliardo di euro), sul bilancio della Difesa e anche sulla sicurezza. Ma a preoccupare Padoan sono sempre quegli ottanta euro. Se il pil e i consumi non dovessero reagire agli 80 euro di Renzi al Tesoro sono già pronti per chieder al premier una marcia indietro con un discorso che suoni un pò così: "L'anno prossimo non siamo sicuri di poter replicare gli sgravi Irpef". Prima di averli intascati cominciate a dire addio alla mancia di Renzi. E alle sue promesse.  

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