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TgLa7, il sondaggio: Pd primo partito, poi Grillo e il Pdl

Beppe Grillo

Giù la Lega Nord e l'Udc. Tra i leader, dopo il premier, Matteo Renzi (14%) e Bersani (12%)

Andrea Tempestini
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  Il Partito democratico sarebbe attualmente il primo partito con il 29,2% dei voti (+1% rispetto la scorsa settimana), segue il Movimento 5 Stelle con il 18% (+0,3%),mentre il Pdl sarebbe al terzo posto con il 16,2% (-0,8%). Sono i dati sui principali partiti secondo il sondaggio sulle intenzioni di voto alla Camera, elaborato da Emg e diffuso questa sera nel corso del TgLa7 di Enrico Mentana, risultati che, di fatto, rispecchiano quelli emersi dal "laboratorio politico" Sicilia, dove ha vinto il candidato di Pd-Udc, Rosario Crocetta, seguito da Musumeci (Pdl), che però supera Cancelleri (5 Stelle) solo grazie ai voti di coalizione: il Movimento di Beppe Grillo, infatti, si è imposto come secondo partito insidiando la leadership del Pdl stesso. Giù Lega e Udc - Le rilevazioni del TgLa7 indicano in lieve flessione la Lega che sarebbe al 6,1% (- 0,3%), l'Udc che toccherebbe il 5,7% (-0,3%), Sel con il 4,9% (-0,1%) e l'Idv che sarebbe al 4,1% (-0,3%). Sempre alta l'astensione che arriverebbe al 33% (in Sicilia ha raggiunto la quota record del 53%), mentre gli indecisi sarebbero il 14,4% e le schede bianche il 3,6%. Resterebbe stabile invece la fiducia in Mario Monti ferma al 50%. Quanto agli altri partiti, Fli avrebbe il 2,8% (-0,2%), poco sopra La Destra che sarebbe al 2,7% (+0,5%). La Federazione della sinistra raggiungerebbe il 2% (-0,1%) e Psi l'1,4% (+ 0,1%) al pari di Ecologisti Verdi e rete civiche che calano però dello 0,1%. Chi volete premier? - Nella classifica della premiership, invece, secondo sondaggio il diffuso dal Tg di Mentana, Mario Monti sarebbe votato dal 18% degli italiani, Matteo Renzi dal 14% e Pier Luigi Bersani dal 12%. Seguono Angelino Alfano con il 7%, Silvio Berlusconi, sceso al 6% al pari di Beppe Grillo, e Luca Cordero di Montezemolo al 5%. Chiudono la classifica Nichi Vendola e Roberto Maroni che otterrebbero il 4% dei voti ciascuno, Antonio Di Pietro che avrebbe il 3% dei voti e Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini, Emma Marcegaglia e Oscar Giannino, che sarebbero scelti ciascuno dal 2% degli italiani. Il 5%, infine, non indica nessuno di questi nomi e l'8% non esprime alcuna preferenza.  

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