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Alfano: "Il 25% in Sicilia per il Pdl è un grande risultato"

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi

Andrea Tempestini
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Il terremoto nelle urne siciliane ha avuto, come prevedibili, ripercussioni anche sul Pdl. Conseguenze che si possono, in estrema sintesi, spiegare così: Alfano sta con Monti. Berlusconi con Bossi e Tremonti.   Angellino Alfano, il segretario del Pdl sotto la lente di ingrandimento e sotto perenne esame,  prende parola in un'attesissima conferenza stampa e spiega che "il risultato del Pdl in Sicilia pari al 25% è straordinariamente positivo". Secondo l'ex guardasigilli, "il voto in Sicilia ha dimostrato che l'operazione di dividere il centrodestra è riuscita perfettamente. Il centrodestra diviso ha fatto vincere il candidato del Partito Democratico. In Sicilia abbiamo perso perché abbiamo diviso i moderati. Noi ce l'abbiamo messa tutta per tenerli uniti, ma ad impossibilia nemo tenetru...". Di sicuro, in Sicilia, c'è il fatto che la sinistra (anche se a braccetto con i centristi dell'Udc), in Sicilia - vera roccaforte dei moderati e dei conservatori - non aveva mai vinto. Per quanto fiaccato da scandali e divisioni interne, per il Pdl questo non può essere considerato un buon risultato. Ha confermato la fiducia nel governo Monti "che per noi deve andare avanti" e contemporaneamente ribadisce il sostegno a Silvio Berlusconi che però ieri, mentre dalla Sicilia arrivavano segnali poco incoraggianti. ha annullato la cena in programma ad Arcore con Guilio Tremonti e Umberto Bossi, i suoi vecchi alleati. Una cena che aveva lo scopo di ricreare un'asse con il Senatùr e aprire, forse nuovi scenari nel futuro del centro destra. Come scrive Libero in edicola oggi, marted 30 ottobre, si sta delineando il progetto di Silvio: "nel suo movimento vuole coinvolgere anche la vecchia guardia del Carroccio, che adesso ha meno spazi da quando Roberto Maroni è diventato segretario. E, pur di allargare la rete di contatti, Berlusconi ha anche fatto pace con il suo “odiatissimo” ex ministro dell'Economia. Al quale adesso avrebbe proposto una nuova avventura politica comune. Come ai bei vecchi tempi". "Centrodestra potenzialmente vincente" - E sul futuro del partito si è soffermato anche lo stesso segretario ASlfano spiegandoc he  "il risultato, comunque, dimostra che il Pdl c'è ed è potenzialmente vincente. E' necessario fare due cose - ha aggiunto - unificare tutta l'area alternativa alla sinistra e poi parlare agli elettori del centrodestra che hanno deciso di non votare". Il segretario esclude di aver mai pensato alle dimissioni dopo il voto in Sicilia: "Al contrario, ho annunciato qualcosa che va anche oltre", ha spiegato riferendosi all'annuncio di essersi candidato alle primarie azzurre. Poi gli auguri al vincitore, Crocetta: "Gli auguro il miglior lavoro possibile per il bene della Sicilia, un territorio che mi è molto caro". "Mi candido alle primarie" - Alfano, nel suo intervento, ha poi lasciato intendere di non voler mollare un centimetro: "Mi candido alle primarie del Pdl", ha annunciato. Il segretario ha aggiunto che le consultazione degli azzurri si terranno il 16 dicembre: "Io mi candido portando avanti i miei ideali, che valgono più della mia carriera. Spero che la partecipazione sia la più ampia possibile, e non sia limitata agli iscritti al Pdl". Sui movimenti interni al partito, il segretario torna sull'intervento di sabato di Silvio Berlusconi, che ha minacciato di togliere la fiducia al governo Monti: "L'idea che il Pdl sia diviso tra montiani ed anti montiani e che a capo degli anti montiani ci sia Berlusconi è nua rappresentazione assolutamente surreale e a tratti comica", ha tagliato corto Angelino.    "

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