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Vendola si confessa: il mio sogno?Adesso voglio un figlio

Il Governatore: Casini? Un paradosso. Rensi: se vince lo appoggio. sulla mia candidatura alle primarie vi dirò tutto a fine mese

Lucia Esposito
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  Sulle primarie "ho preso due  settimane di tempo per sciogliere la questione. Farò un discorso a   fine mese. Se sceglierò di partecipare, è ovvio che sarò   disponibile a sostenere chi vince, anche Renzi". Lo afferma il leader   di Sel, Nichi Vendola, in un'intervista al nuovo quotidiano diretto da Luca Telese Pubblico.  Sul fronte delle alleanze, "la distanza con Di Pietro si è accorciata perché l'Idv a un certo punto ha fatto un'inversione a 'U'  sui temi sociali e del lavoro. Da quel momento in poi per me ci sono  tante distanze con tanti interlocutori: con l'Udc sono incolmabili,  con l'Idv no", chiarisce Vendola. E le distanze esistono anche con il   Pd, che "ha votato provvedimenti normativi da brivido. Ma noi che   dobbiamo fare? O uno si presenta al mondo dicendo "votate la mia   splendida solitudine", oppure prova ad immaginare qual è il migliore   protagonista potenziale per un avanzamento dell'Italia, sapendo che è  un avanzamento che parla all'Europa". La vita privata Se si profilasse l'ipotesi di un Monti-bis, i deputati di Sel   non voterebbero la fiducia al governo, "e non potrebbe essere  altrimenti. Io  non avrei votato nessuno dei   provvedimenti del governo Monti, che considero iniqui e   controproducenti". Sul sindaco di Napoli De Magistris, che ha  invitato Vendola e Di Pietro a confluire in una lista arancione, "mi  pare un pò curioso che alla fine il  partito dei sindaci lo debbano fare i partiti, perché sono i   movimenti extra partito che servono a stimolare e correggere proprio  le sclerosi dei partiti. Ai partiti, che quei movimenti dovrebbero   correggere, si può chiedere di rappresentare quegli stessi movimenti?  Io credo di no, è un pò troppo".    Poi la questione Fiat. "La favola di Marchionne - sottolinea il   governatore pugliese - si è disvelata per ciò che era. Esiste un   punto di autocritica che il centrosinistra deve affrontare  relativamente alla gigantesca fascinazione per la presunta modernità   del modello Marchionne". Vendola si sofferma sulla sua vita  privata e parla ancora del sul desiderio di paternità nell'intervista  rilasciata a Pubblico. "Se ora potessi fare quello che voglio, farei   un figlio", rivela. "Credo che dobbiamo batterci per riconoscere il  diritto delle coppie gay sia ai matrimoni che alle adozioni. La   società italiana - secondo il leader di Sel - è matura". Proprio qualche settimana fa, su Vanity Fair, Vendola aveva detto che sognava dire sì per tutta la vita davanti a un prete.   

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