Putin, passaporto diplomatico a Berlusconi per fuggire dalle toghe?
A salvare Silvio ci pensa l'amico Vladimir. Potrebbe essere proprio il presidente russo a mettere in mano al Cavaliere quel documento con il quale "muoversi" liberamente per il mondo, il documento che gli è stato ritirato poco dopo la condanna in Cassazione per il processo Mediaset. Sì, Vladimir Putin ha intenzione di dare a Silvio Berlusconi un passaporto, un passaporto diplomatico, che gli consentirebbe di passare il resto dei suoi giorni nelle residenze all'estero: Antigua o Bermuda, ma anche Saint Moritz. Idea tutt'altro che assurda, sia per Silvio sia per Vladimir, visto che dopo il sì dell'Aula alla perdita del seggio di Palazzo Madama il leader di Forza Italia non potrà contare più sui privilegi della sua carica: quindi, in ipotesi, potrà essere arrestato senza che i magistrati debbano chiedere l'autorizzazione alla Camera di appartenenza, e potrà essere intercettato e perquisito. Cosa gli resta da fare? L'idea di Putin è chiara: vuole nominare Berlusconi ambasciatore russo presso la Santa Sede: un escamotage grazie al quale evitare la persecuzione delle toghe italiane. Fantapolitica? Secondo Il Messaggero no: sono stati gli stessi deputati forzisti a rivelare il retroscena. De resto lunedì Putin sarà a Roma e incontrerà nell'ordine il Papa, Napolitano e Berlusconi. E' importante sottolineare che lunedì è il 25 novembre, due giorni prima del voto sulla decadenza in Senato che non lascia margini di incertezza: faranno fuori il Cav. Giusto in tempo, insomma. Chissà, forse il nuovo incarico diplomatico arriverà come un regalo sotto l'albero di Natale di Palazzo Grazioli, un albero (russo) allestito con un mesetto di anticipo...