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Alberto Angela, premier d'Italia: "La Francia deve restituirci tutto"

Giulio Bucchi
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"Un covo dove espongono la refurtiva". Intervistato da Repubblica, Alberto Angela è insolitamente duro, forse perché si parla di arte e italianità da difendere. Il "covo di refurtiva" è niente meno che il Louvre di Parigi, il museo più famoso del Mondo anche grazie a decine di capolavori dei nostri maestri. Che la Francia, spiega il conduttore simbolo della cultura in Rai, dove conduce Meraviglie, dovrebbe restituirci. "La Gioconda no, perché la portò con sé Leonardo - precisa Anela -. Ma quel che ci è stato sottratto dopo il 14 luglio del 1789, sì. La Rivoluzione francese, con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo, è lo spartiacque. Da quel momento infatti la storia non la fanno più solo i vincitori e dunque, da quella data, il bottino di guerra va sempre restituito, anche se nel mondo i saccheggi sono continuati sino alla metà del XX secolo. Noi abbiamo restituito l'obelisco all'Etiopia. In Francia c'è un lungo elenco di queste meraviglie italiane, da Leonardo a Raffaello, al Mantegna...".  Leggi anche: "Alberto Angela a Mediaset? Mai...", la bomba dal big di Canale 5

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